Martedì 10 Dicembre 2013
di Emiliana Costa
ROMA - Laura e Valeria, due giovani donne fiorentine, dopo quattro anni di amore e convivenza hanno deciso di allargare la famiglia con l’arrivo di un bambino. In Italia, però, la legge preclude la possibilità difecondazione assistita o di adozione alle coppie omosessuali e così per realizzare il proprio sogno lo scorso agosto sono volate inDanimarca. L'INSEMINAZIONE L’intervento di inseminazione artificiale al quale si è sottoposta Laura è stato un successo e ora la coppia è in attesa di un figlio, Milo, che nascerà in primavera. Le ragazze, appoggiate in questo percorso da amici e parenti, temono invece il primo confronto con le istituzioni. Valeria infatti per lo Stato non avrà alcun legame con il piccolo e sono tante le difficoltà alle quali potrebbero andare incontro. “Se il bimbo dovesse stare male – spiega Valeria – io avrei problemi persino a portarlo da sola in ospedale. E per andare a riprenderlo all’asilo mi servirà la delega della mia compagna”. La coppia chiede, quindi, che i bambini nati da genitori omosessuali siano riconosciuti e tutelati come gli altri. “La società civile è pronta – conclude Laura – è la politica che va a rilento. Noi non vogliamo leggi di serie B. La fecondazione assistita e l’adozione esistono per le famiglie eterosessuali, che valgano anche per noi”.
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