Κυριακή 29 Σεπτεμβρίου 2013

Un gioco fuori dagli stereotipi per bambini (e genitori) dai 6 anni in su.


http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2014/01/13/foto/_cuntala_il_valore_della_diversit_si_impara_giocando_a_carte-75795205/1/?ref=HRESS-18#21

 Le carte Cuntala (“raccontala”) per inventare storie. Un gioco divertente e creativo nel quale trovano spazio personaggi che sovvertono gli stereotipi di genere e culturali.
Tra i nostri personaggi non ci sono principi e principesse, ma bambine e bambini differenti per aspetto e colori,  donne e uomini che svolgono i più disparati mestieri, sindache e sindaci, esploratrici ed esploratori, ruspisti e ruspiste, coppie omosessuali, famiglie multiculturali, e tanto di più. E, insieme a loro, frigoriferi, frullini, giraffe, elefanti ... un universo di oggetti e personaggi per guardare al mondo fuori dalle cornici stereotipate, per imparare a riconoscere e a costruire una società più equa e basata sulle pari opportunità di tutte e tutti.

Perché sostenere Cuntala
Proporre giochi che offrano ai bambini molteplici punti di vista sulla realtà. Questo è lo scopo di Cuntala e per questo vi chiediamo un sostegno.
Gli stereotipi culturali sono parte della comunicazione che abbiamo con i nostri figli e i giochi, come i libri, che proponiamo loro, possono offrire spunti per guardare la realtà sotto diversi punti di vista.

Le carte, come si usano
44 carte illustrate e con testi in 5 lingue (italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo) per giocare insieme a inventare storie con i vostri bambini.
Una volta divise le carte a turno si comincia a raccontare una storia e si inventa in piena libertà, ciascuno ad aggiungere un pezzo della storia prendendo ispirazione dalle carte che ci sono toccate in sorte.
Bozze
Quelle nelle immagini sono prove e bozze non ancora definitive. Potete partecipare anche voi alla scelta dei personaggi che andranno in stampa, proponendoli o scegliendoli tra quelli che via via pubblicheremo nella pagina facebook (cuntala_equal opportunities games) e dando i vostri suggerimenti anche sulle scelte di impaginazione.

A cosa servono i fondi ?

Abbiamo bisogno di almeno 3.000 euro per stampare le carte, promuovere il progetto on line e off line e inviare i pacchetti direttamente a casa vostra (sulla spedizione vedi sotto).
Col vostro sostegno sarà possibile stampare un numero di carte sufficiente per presentare il progetto Cuntala nelle librerie, nelle fiere e in ogni altra occasione che consenta di consolidarlo.
Oltre che del vostro sostegno economico, abbiamo bisogno della vostra attenzione. Seguiteci sui social network e fate conoscere ai vostri amici la campagna di Cuntala, condividendo il link a questa pagina con loro.
Il sito è in italiano e inglese e gli articoli sul blog alternano lingue diverse. In questo modo Cuntala può girare per il mondo e promuovere attraverso il gioco le pari opportunità.
Ci piacerebbe davvero un sacco sentire i vostri commenti, dunque, se volete scrivete a cuntala@cuntala.com.
Strada facendo vi terremo aggiornati sui progressi di Cuntala.

Le quote
Abbiamo predisposto quote più leggere e per chi vuole dare un piccolo sostegno e, per chi è molto generoso, quote da sostenitori.
Abbiamo pensato a modi e regali diversi per ringraziare i diversi sostenitori.
La quota che caldeggiamo più intensamente, e ci piarebbe che voi sceglieste, è quella che da diritto a ricevere direttamente a casa vostra un pacco di carte per giocare, ovvero la quota da 20 euro. In quel caso sostenerci equivale a prenotare un mazzo Cuntala.
Potete prenotare un mazzo di carte per tutti quelli a cui volete fare un regalo di Natale; provvederemo noi a inviarlo al loro indirizzo in tempo per il momento di spacchettare i regali.
Il contributo sarà davvero erogato a favore di Cuntala solo se si raggiungerà la cifra totale, in caso contrario tornerà a voi.
N. B. Sulla spedizione: siamo stati gentilissimi e non abbiamo aggiunto consti di spedizione! tenetene conto quando fate la vostra donazione!

Informazioni sull'autore

Cuntala è un progetto di Barbara Imbergamo, ricercatrice e fondatrice di Sociolab (www.sociolab.it), da sempre attenta ai temi di genere e della multiculturalità.

Cuntala nasce per passione. Per ora è un progetto interamente basato sul volontariato che offre attività a carattere laboratoriale per bambini, genitori e insegnanti ma che ambisce a mandare in produzione una linea di giocattoli inclusivi e di pari opportunità. Le carte Cuntala sono il nostro primo gioco.
Contiamo sul vostro sostegno a questa campagna per mandare in stampa le carte, portare avanti il progetto, darci una forma giuridica stabile e proseguire nella progettazione e diffusione di altri giochi e attività animati dal desiderio di costruire un mondo più equo.
Se siete curiose/i e volete saperne di più, veniteci a trovare su www.cuntala.com.

Su facebook: cuntala_equal opportunities games

  


Siamo andate a sceglierei il grembiule con Sara (3 anni) prima dell'inizio della scuola materna e Sara ha scelto un grembiule a quadretti celesti con un missile disegnato davanti "come il suo amico Lorenzo" diceva lei. Ancora nessuno le ha detto che il rosa è più adatto alla femmine e il celeste ai maschi..temiamo che la scuola materna avrà un ruolo fondamentale nella trasmissione degli stereotipi di genere. Il grembiule celeste non l'abbiamo comprato perchè era troppo grande e perchè io e Fabi avevamo bisogno di riflettere. Ci siamo confrontate e alla fine abbiamo deciso di adeguarci alle regole della scuola e comprare il grembiule a quadretti rosa, abbiamo pensato che facendole indossare il grembiule celeste avremo probabilmente enfatizzato di più lo stereotipo (immaginavamo già le domande dei compagn* e dei genitori "perché hai il grembiule da maschio?...) e poi già deve spiegare perchè ha due mamme , ci sembrava un po' troppo. 

Abbiamo provato a cercare grembiuli di altri colori, ma per quell'età è praticamente impossibile trovarli.




Noi per ora le stiamo insegnando che non esistono "cose da femmine" e "cose da maschi" ma solo "cose che piacciono" e "cose che non piacciono". 

 http://vimeo.com/channels/laviniabaroni/75037787

Documentario, Italia, Colore, 2013
Regia Lavinia Baroni
Aiuto Regia Antonio Dell'Aquila
Montaggio Lavinia Baroni, Antonio Dell'Aquila, Elisabetta Cardella
Fin dalla nascita i bambini vengono instradati verso stereotipi, che molto spesso non permettono loro di esprimere a pieno la propria individualità, nè di fermarsi a riflettere sulle proprie scelte ed attitudini. Intervistando adulti, bambini e ragazzi frequentemente si è riscontrato come tali stereotipi siano fortemente radicati, senza che ci sia dietro una consapevolezza. Si ripete ciò che si è sentito in famiglia, ciò che ci raccontano le immagini della televisione, delle riviste e dei manifesti pubblicitari. Anche nei cartoni animati e nelle fiabe, che spesso hanno una morale, ritroviamo stereotipi di genere molto pronunciati, dove il maschile è portatore di determinati valori come la forza, il coraggio e la libertà ed il femminile di determinati altri quali la bellezza, la gentilezza d’animo, la debolezza e il bisogno di essere salvata. Altri generi oltre la dicotomi uomo/donna non sono permessi dalla cultura mainstream. La forte stereotipizzazione dei generi presente nella nostra società fa sì che i ruoli di uomo e di donna siano blindati e che ci siano spesso caratteristiche vietate ad un genere o all’altro. Questa deviazione di senso ha creato nel tempo una situazione di forte discriminazione rispetto a chi non si riconosce nei modelli precostituiti.


Un giorno chiacchierando a casa...
Sara "zia mi ha detto che il burro cacao lo mettiamo solo noi femmine"
Io " io conosco tanti maschi che quando hanno le labbra screpolate si mettono il burro cacao, zio, nonno.... Forza zia voleva dire il rossetto ma io conosco anche maschi che si mettono il rossetto.. non ci sono"cose da femmine" e "cose da maschi" ma solo "cose che piacciono" e "cose che non piacciono"
Sara compiaciuta "si..però le gonne se le mettono solo le femmine"
Io "non è vero ci sono maschi a cui piace mettere le gonne, in alcuni paesi della sardegna tanto tempo fa i maschi si vestivano principalmente con le gonne..."
Sara annuisce, sembra soddisfatta della risposta.
Un paio di giorni dopo
Io "Sara guarda in tv il papa, è un maschio ma porta la gonna"
Sara annuisce tutta soddisfatta

A Sara piace molto il libro "Nei panni dei Zaff" (ve lo consiglio è molto divertente e veramente ben fatto) soprattutto la fine quando Zaff riesce a fare la principessa col pisello e la principessa sul pisello riesce a diventare un portiere della squadra di calcio.

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