Torno ora da una della manifestazioni più belle a cui abbia mai partecipato: il primo raduno nazionale di Famiglie Arcobaleno. Lo dico subito: il video uscirà fra qualche giorno, e come sempre prodotto dai migliori:www.fanpage.it. Queste invece sono poche righe per esprimere la mia emozione a caldo e qualche altra cosa:
1) Non ho riconosciuto Tommaso Giartosio, uno dei conduttori di Fahrenheit e fra gli organizzatori della manifestazione. Un’incredibile figura di merda, lo so. Non solo perché me l’avevano pure detto, ma perché non riconoscere una delle voci di una delle trasmissioni radiofoniche più belle di sempre (e che ogni tanto seguo) è proprio da bischeri. Scusami, Tommaso.
2) La manifestazione, per un’oretta, si è spazialmente sovrapposta a un convegno intitolato “dialogo tra le religioni”. E’ stato un caso (e l’organizzazione era un po’ spaesata) ma secondo me è stato “un bel caso”. Da rifletterci.
3) Sono andato via senza salutare Luciano, però ce l’ho fatta a salutare suo marito Davide. E durante la manifestazione mi sono accorto di conoscere tantissime persone. Ho incontrato amici, amiche e compagni di viaggio. E sono soddisfatto di conoscere gente così. Anche perché, egoisticamente, se frequento gente così bella significa che tanto brutto non sono, via!
4) Le immagini che ho realizzato sono tante e tutte bellissime (per merito dei soggetti, non mio), però l’immagine che accompagna questo articolo è sicuramente una delle più dolci. Un babbo tiene il figlio in braccio mentre dorme e l’altro babbo, con un palloncino, gli fa ombra. Non è immagine stupenda?
5) L’estrema destra aveva annunciato che sarebbe venuta a contestare ma non s’è vista. E non è mancata a nessuno.
6) Non riconoscere alcun diritto alla famiglie arcobaleno esattamente come se non esistessero (ma io vi giuro che le ho viste e toccate ed erano tante e belle), è sinonimo di una politica incapace e ci pone (infatti) agli ultimi posti fra i Paesi (cosiddetti) democratici. Dobbiamo cambiare. Lo diciamo tutte le volte ma questa volta lo diciamo più forte e con il sorriso. Perché siamo belli e ce lo possiamo permettere, un bel sorriso. Nonostante tutto e nonostante qualcuno. Vinceremo :)
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Una lezione contro il concetto di "normalità", di "famiglia tradizionale" e di "affetto"
In seguito all'evento straordinario di Domenica 4 maggio a Firenze in cui centinaia delle nostre famiglie hanno attraversato in gioia il centro di Firenze, abbiamo ricevuto questa lettera di Giuseppe Martelli della CGIL Toscana, uno dei tanti ad avere accompagnato tutto il giorno le nostre famiglie e ad avere partecipato a ogni momento dell'evento fatto di rivendicazioni politiche ma soprattutto di giochi, risate, musica, spettacoli ...
È una bella testimonianza e dà l'idea dell'aria che si respirava ma anche dell'assurdità dell'impasse dove ci troviamo, muri innalzati davanti alla vita e all'amore, discorsi fasulli infarciti di bugie e ideologia di fronte a bambini che corrono e ridono, silenzio e interessi di fronte a rivendicazioni ragionevoli e responsabili.
Grazie a chi c'era, grazie Giuseppe.
Lettera di Giuseppe Martelli (Cgil Toscana) alle Famiglie Arcobaleno, organizzatori della festa delle famiglie Firenze 2014.
"Molto brevemente vorrei ringraziarvi semplicemente per questa esperienza collettiva, fatta di tante difficoltà, momenti non semplici e tanta stanchezza. Ovviamente non è stato semplice ma il serpentone colorato che attraversa piazza della Repubblica è una ricompensa che va ben oltre la fatica. Tuttavia devo e voglio ringraziarvi anche personalmente perché il contatto con le vostre vite e con le vostre storie mi ha molto arricchito. Sono sempre stato molto vicino a certi temi, ma poche volte come ieri l'azione politica ha generato pensiero libero dentro di me. Al di là della naturale simpatia che una persona di sinistra e progressista prova per certe battaglie, il corteo di ieri è stata una grande lezione. Una lezione contro il concetto di "normalità" di "famiglia tradizionale" e di "affetto". Ieri in quel corteo ho percepito in maniera plastica la distanza tra un mondo "virtuale e mediatico", che dibatte sull'opportunità delle adozioni gay (dibattito surreale considerato che non abbiamo neanche una legge sull'omofobia....) e un mondo reale dove questi discorsi sono spazzati via dalla gioia di due padri che cazziano un bambino per la sua vivacità eccessiva, che lo abbracciano quando piange e che come tutti i genitori del mondo stanno in ansia alla prima febbre, al primo malessere e gioiscono quando il figlio sorride o balla a ritmo di musica in maniera buffa. Vi confesso che mi sono emozionato. Ero emozionato e felice davanti a tanta bellezza. Preferisco fermarmi e non aggiungere altro se non un sentito grazie. Un grazie come Cgil perché come soggetto sociale abbiamo un disperato bisogno di questi momenti. E un grazie personale, da libero cittadino, che grazie al vostro impegno scopre che ci si può ancora accendere per la politica e che gli esseri umani sono sempre meglio delle sigle, dei simboli che li rappresentano.Per quello che conta saremo sempre al vostro a fianco e al fianco dei vostri bambini che, sono certo, vi ringrazieranno non appena capiranno cosa avete fatto e cose state facendo per loro. Spero con tutto il cuore di incrociare ancora una volta le vostre strade.
Compagne e Compagni al lavoro e alla lotta
vi abbraccio sinceramente
Giuseppe
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