Piccolo dizionario per famiglie moderne
Hanno superato quota 100mila e assomigliano sempre meno a una minoranza: i figli di genitori gay. Sono la rivoluzione (e la rivelazione) dell'happy family all'italiana. Guida intima al loro lessico, ancora tutto da inventare.
Viola e Gabriella con Arturo
Viola Valentini, 42 anni, radiologa e Gabriella Giarratano, 34 anni, chirurgo, con Arturo, 2 anni e mezzo
Documentari
Ne abbiamo visti a dozzine. E abbiamo letto libri e articoli, studiato. Abbiamo conosciuto altre famiglie omogenitoriali, parlato con i bambini. Siamo due medici e abbiamo un approccio scientifico alla realtà. Solo dopo esserci assicurate che un figlio di genitori dello stesso sesso cresce sereno come quello di una coppia etero, ci siamo buttate.
Bandiera
Teniamo in casa quella della Danimarca perché dove siamo andate a fare la fecondazione eterologa. Diremo ad Arturo che lo abbiamo concepito laggiù, con il seme di un donatore, e che stato desiderato a lungo e atteso con gioia. In sala parto eravamo insieme, una delle mamme lo ha tenuto nella pancia, l'altra lo ha preso in braccio appena è uscito.
Pizza
A volte è Arturo a proporre «andiamo a mingiare la pizza fuori?». E allora scatta il rito della cenetta delle 19.30, con il locale tutto per noi. A parte questi episodi, e pur potendo contare sull'aiuto dei nonni, usciamo ancora poco la sera anche perché il nostro lavoro prevede molti turni di notte. Il resto delle serate, però, cerchiamo di trascorrerlo tutti insieme.
Lettone
C'è il momento magico delle coccole e delle chiacchiere fino a quando Arturo si addormenta. Poi, per quel poco tempo prima di crollare anche noi, torniamo a essere in due.
Portiere
Tutte le persone che frequentiamo ci riconoscono come famiglia. I colleghi, le educatrici, la pediatra, i vicini e anche il portiere condominiale. Sanno che Arturo ha due mamme e la cosa non crea problemi. Le famiglie ormai sono di ogni tipo, la nostra è solo uno dei tanti.
Luca e Francesco con Lara
Luca Possenti, 44 anni, libraio, Francescopaolo Di Mille, 44 anni, grafico, con Lara, 21 mesi
Scandalizzati
Gli impiegati della clinica di Toronto non ci volevano proprio credere che sul certificato di nascita di Lara non potevano figurare due padri perché in Italia non sarebbe stato valido. Abbiamo scelto il Canada, invece di paesi più vicini, perché in Europa o in India uno di noi due avrebbe dovuto fingere di essere single. E poi, volevamo che il contributo femminile ci venisse dato da qualcuno che ne fa una missione, non che ci arrivi per disperazione.
Portatrice
Chiamiamo così Becky, la donna che ha portato avanti la gravidanza di Lara, che ormai è anche una buona amica. Durante la gestazione, Becky ha tenuto un diario che ci ha poi consegnato in modo che, per noi, non ci siano punti ciechi nella storia di nostra figlia.
Quasi fratelli
La donatrice dell'ovulo, invece, si chiama Danielle. Sentiamo spesso via Skype sia lei che Becky perché seguono la crescita della bambina, e i loro figli sanno tutto. In casa abbiamo anche un pupazzo a strisce donato a Lara dal figlio di Danielle.
Bastian contrari
Curiosamente, gli amici etero hanno appoggiato tutti la nostra voglia di paternità e quelli omosessuali un po' meno. Addirittura con un paio di loro i rapporti si sono rovinati, forse, irreparabilmente.
Figure femminili
Nostra figlia non aspetterò invano il principe azzurro mentre lava i piatti e spazza il pavimento. Cerchiamo di non vestirla troppo di rosa, che purtroppo è diventato il colore simbolico della schiavitù culturale femminile. Lara crescerà libera e felice. Aperta alle diversità. Ma con il riferimento e il sostegno costante di nonne e zie.
Maria Silvia e Francesca con Antonio, Margherita e i gemelli
Maria Silvia Fiengo, editrice, e Francesca Pardi, scenografa, 46 anni entrambe, con i figli Margherita di 10 anni, i gemelli Giorgio e Raffaele di 6 e Antonio di 3
Carillon
È il primo regalo che la nonna di Franci ci ha fatto quando ha saputo che aspettavamo un figlio. Dall'alto dei suoi borghesissimi ottant'anni aveva subito accettato la cosa: un'apripista per tutta la famiglia.
Stampatello
Per raccontare a Margherita la sua nascita avevamo inventato Piccola storia di una famiglia, che parlava del nostro amore, del desiderio di avere dei figli, del viaggio in Olanda per l’inseminazione. A lei era talmente piaciuta che l’avevamo illustrata e stampata. Poi è successo che amici e maestre
hanno cominciato a chiederci copie del libretto. È così che è nata la nostra piccola casa editrice, Lo stampatello, dedicata ai bimbi arcobaleno.
Fiengopotter
Siamo tutti pazzi per il cinema: la prima passione è stata La gabbianella e il gatto, poi è venuto Harry Potter (ci chiamavamo i "fiengopotter":tra libri, bacchette magiche e pozioni non si viveva più).
Mulino Bianco 2.0
È il nostro incubo: la famiglia omogenitoriale perfetta. Sì, temiamo che i bambini sentano la pressione di dover rappresentare al meglio una minoranza: all'estero lo chiamano minority stress. Per questo facciamo di tutto per coltivare le loro imperfezioni (noi due siamo ottimi esempi).
Valigie
Ci piace parecchio farle e disfarle: siamo andati più volte in Olanda, dove tre dei nostri figli sono stati concepiti, e poi in Belgio, dove è stato concepito Antonio. Loro sentono molto queste radici (ma perché non abbiamo i capelli biondi come gli olandesi?, ci chiedono). Prossima meta la Spagna: ci sposiamo.
Chiara e Rosalia con Anita e Giulia
Chiara Gornati, 40 anni, selezionatrice di personale e Rosaria Iardino, 46 anni, esperta di politiche sociosanitarie con Anita, 2 mesi, e Giulia, 11 anni
Bugie
Le diremo «Sei nata da un atto d'amore», senza specificare i tecnicismi, almeno fino a quando non li chiederà lei. Ma niente storielle. Quando arriverà il momento di spiegare ad Anita perché ha due mamme diremo la verità. Con Giulia, la figlia del precedente rapporto etero di Chiara, è già andata bene.
Con i bambini basta intercettare il momento giusto - in genere quando sono loro a fare una domanda - e modulare il linguaggio adatto all'età.
Chiavi di casa
Noi ci siamo sentite da subito una famiglia, anche perché avevamo Giulia, e le chiavi di casa sono diventate il simbolo del nostro nucleo. Per il futuro burocratico siamo ottimiste. Col centrosinistra stiamo preparando una legge che tuteli le unioni civili, e i loro figli, sul modello tedesco.
Scuola
Quando i compagni di Giulia hanno saputo che aspettava una sorella ci sono state molte felicitazioni, anche dalle loro famiglie. D'altra parte, qualche amichetta le aveva già detto «Beata te che hai addirittura due mamme!». Ormai, quello che vuole la gente non corrisponde più a quello che garantiscono le istituzioni. Ma per fortuna stanno cominciando a capirlo anche le forze politiche più moderate.
Incazzatura
Il momento più mortificante di un evento gioioso: andare all'anagrafe e dover registrare il frutto dell'amore di coppia come figlia di un solo genitore. Ti fa sentire una nullità.
Diritti alla meta: intervista a Rosaria Iardino
Stefania e Camilla con Francesca
Stefania Uberti, 41 anni, architetto, e Camilla Seibezzi, 46 anni, consigliere comunale, con Francesca di 2 anni
Album
Quello che Francesca sfoglia ridendo a crepapelle comincia con i primi biglietti per Bruxelles - dove ci siamo rivolti per il seme del donatore - continua con le sue ecografie e poi con gli scatti in sala parto, dove Camilla ha tagliato il cordone ombelicale. Nulla della sua lunga gestazione deve risultarle oscuro.
Fischia il vento
È la canzone che le piace di più: la cantiamo a squarciagola in viaggio, ma anche al risveglio, quando ci ritroviamo insieme nel lettone per le prime coccole ancora tiepide di sonno.
Mamy e mamma
Francesca ci chiama "mamy" Stefy e "mamma" Cami. Ma se nel suo cuore occupiamo lo stesso prezioso spazio, non altrettanto succede sui documenti, dove compare solo il cognome della mamma biologica. Un nervoso... Centinaia di studi sono lì a testimoniare che va tutto bene, che i bambini arcobaleno hanno uno sviluppo affettivo ed emotivo del tutto normale, ma la legge italiana è rimasta indietro anni luce rispetto alla società civile. Risultato? I minori non sono tutelati nei loro affetti e diritti. Chissà che queste elezioni non portino buono.
Imbarazzi
Capitano. Per questo preferiamo domande dirette. Per esempio all'asilo un bimbo ha chiesto a Franci: perché non disegni papà? E lei ha risposto tranquilla: «Ma io ho due mamme».
Lessico
Quello omogenitoriale è ancora da inventare: sappiamo che non tutti conoscono questa realtà, anche solo dal nome. Eppure i figli arcobaleno sono ormai oltre 100 mila, in Italia. Sarebbe ora di familiarizzare un po'!
Tommaso e Franco con Lia e Andrea
Tommaso Giartoso, 49 anni, conduttore radiofonico, e Franco Goretti, 47 anni, insegnante, con i figli di 6 e 2 anni
Nancy
È un'infermiera californiana, madre di quattro figli, che ha portato avanti le gravidanze di sostegno di Lia e Andrea (concepiti con ovuli di donatrici fecondati dagli spermatozoi prima dell'uno e poi dell'altro). Ci incontriamo spesso tra l'Italia e gli States, i bambini le mandano i disegni, a Natale. Un atto di generosità assoluta, il suo. E i rimborsi spese non sono certo un motivo sufficiente per un'esperienza simile. Pensate che ha accettato di fare il nostro secondo figlio a quarant'anni suonati: sapeva che non lo avremmo mai chiesto a nessun'altra. Quindi non parlateci di "utero in affitto".
Compiti a casa
La spartizione avviene in modo naturale: uno è più bravo in cucina, l'altro è il mago della spesa. Con le bambole ci giochiamo tutti: Giulia è come una terza figlia. Ai vestiti invece ci pensano le zie: Lia è molto frou frou, si fida solo di loro. A parlarle di mestruazioni è stata Giada, la babysitter. È capitato per caso: aveva il ciclo e Lia si era incuriosita vedendo gli assorbenti. Il fatto che noi genitori siamo entrambi maschi non esclude le donne nella nostra vita!
Cognome d'uso
Sulla carta d'identità compare quello legale (il cognome di Tom per Lia, quello di Franco per Andrea). Ma all'asilo, su tovaglioli, tute e cartellette, abbiamo scritto il doppio cognome: come una specie di pseudonimo. Così è tutto chiaro: ai bambini e anche a chi sta loro vicino.
Giampietro e Marco con David e Dennis
Giampietro Preziosa, 33 anni, designer, e Marco Puccioni, 50 anni, regista, con i gemelli David e Dennis di 3 anni
Famiglia
Ci siamo resi conto di esserlo davvero appena rientrati a Roma con i piccoli, circa un mese dopo la loro nascita a Sacramento (in California): eravamo partiti in due e di colpo ci siamo ritrovati in quattro. Appena messo il piede in casa, ancora pieni di bagagli, bisognava assolutamente preparare i biberon e cambiare i pannolini: per un lungo attimo io e Marco ci siamo guardati, un po' increduli. Poi siamo stati risucchiati da un vortice che non ci ha più mollato.
Fata pancia e fata uovo
Sono loro ad aver aiutato i semini solitari in cerca di famiglia: una favola che David e Dennis non si stancano di ascoltare, tanto che Marco sta realizzando un piccolo cartone animato. Altra storia amatissima: Pinocchio. La seguono con due occhi così...
Chicchiiiii!!!
È il primo verso fatto da uno dei gemelli. E papà Giampi - per festeggiare - ha disegnato e poi realizzato la gallina lampadina.
Step Child Adoption
Purtroppo abbiamo appena affrontato la morte di un amico, padre come noi. Il suo compagno, oltre al lutto, ha dovuto combattere con la burocrazia per ottenere l'affidamento dei figli (che in Italia per ora non possono avere due genitori dello stesso sesso). Ecco, sogniamo il giorno in cui anche in Italia verrà riconosciuto il diritto di adozione da parte del genitore non biologico (stepchild adoption), così come già succede in Germania e Finlandia.
Elena e Giuliana con Sara, Joshua e Federico
Elena Mantovani, 50 anni, agente di polizia locale, e Giuliana Beppato, 46 anni, psicologa, con i figli Federico di 13 anni e i gemelli Joshua e Sara di 11
Donatori
Ci sarebbe piaciuto che i nostri figli conoscessero il padre: all'inizio abbiamo cercato qualcuno nella cerchia di amici, ma nessuno se la sentiva. Così abbiamo concepito Federico grazie a un donatore anonimo. Per lui che a due anni ha seguito passo passo l'arrivo dei gemelli, la presenza di due madri era un fatto semplice e naturale. Certo, ora comincia a farsi delle domande sul padre. Noi gli abbiamo spiegato che i donatori sono anonimi, e lui ha risposto «ah, ok», e ha ripreso a giocare. In realtà immaginiamo che questa cosa gli dispiaccia, ed è giusto e sano che sia così. È uno dei limiti con cui dovrà confrontarsi, crescendo. Crediamo che l'amore che circola in casa sia una buona medicina.
Spiazzati
Comunque tutti e tre hanno imparato a reagire in modo piuttosto robusto alle domande sulle due madri: «Mai sentito parlare di famiglie arcobaleno?». Gli interlocutori restano spiazzati.
Cani e gatti
L'arrivo di Luna, la cagnolina, ha sconvolto le nostre abitudini e monopolizzato i nostri giochi, sia in casa che al parco... Solo Garfield, il gattone, resta imperturbabile.
Utah e dintorni
Sono i luoghi dell'indimenticabile viaggio di nozze a cinque, seguito al matrimonio in Massachusetts: dopo New York e San Fransisco, non ci siamo fatti mancare i parchi nazionali. Bella sensazione leggere entrambi i nostri cognomi sui documenti dei figli, almeno in una parte del mondo.
Hanno superato quota 100mila e assomigliano sempre meno a una minoranza: i figli di genitori gay. Sono la rivoluzione (e la rivelazione) dell'happy family all'italiana. Guida intima al loro lessico, ancora tutto da inventare.
Viola e Gabriella con Arturo
Viola Valentini, 42 anni, radiologa e Gabriella Giarratano, 34 anni, chirurgo, con Arturo, 2 anni e mezzo
Documentari
Ne abbiamo visti a dozzine. E abbiamo letto libri e articoli, studiato. Abbiamo conosciuto altre famiglie omogenitoriali, parlato con i bambini. Siamo due medici e abbiamo un approccio scientifico alla realtà. Solo dopo esserci assicurate che un figlio di genitori dello stesso sesso cresce sereno come quello di una coppia etero, ci siamo buttate.
Bandiera
Teniamo in casa quella della Danimarca perché dove siamo andate a fare la fecondazione eterologa. Diremo ad Arturo che lo abbiamo concepito laggiù, con il seme di un donatore, e che stato desiderato a lungo e atteso con gioia. In sala parto eravamo insieme, una delle mamme lo ha tenuto nella pancia, l'altra lo ha preso in braccio appena è uscito.
Pizza
A volte è Arturo a proporre «andiamo a mingiare la pizza fuori?». E allora scatta il rito della cenetta delle 19.30, con il locale tutto per noi. A parte questi episodi, e pur potendo contare sull'aiuto dei nonni, usciamo ancora poco la sera anche perché il nostro lavoro prevede molti turni di notte. Il resto delle serate, però, cerchiamo di trascorrerlo tutti insieme.
Lettone
C'è il momento magico delle coccole e delle chiacchiere fino a quando Arturo si addormenta. Poi, per quel poco tempo prima di crollare anche noi, torniamo a essere in due.
Portiere
Tutte le persone che frequentiamo ci riconoscono come famiglia. I colleghi, le educatrici, la pediatra, i vicini e anche il portiere condominiale. Sanno che Arturo ha due mamme e la cosa non crea problemi. Le famiglie ormai sono di ogni tipo, la nostra è solo uno dei tanti.
Luca e Francesco con Lara
Luca Possenti, 44 anni, libraio, Francescopaolo Di Mille, 44 anni, grafico, con Lara, 21 mesi
Scandalizzati
Gli impiegati della clinica di Toronto non ci volevano proprio credere che sul certificato di nascita di Lara non potevano figurare due padri perché in Italia non sarebbe stato valido. Abbiamo scelto il Canada, invece di paesi più vicini, perché in Europa o in India uno di noi due avrebbe dovuto fingere di essere single. E poi, volevamo che il contributo femminile ci venisse dato da qualcuno che ne fa una missione, non che ci arrivi per disperazione.
Portatrice
Chiamiamo così Becky, la donna che ha portato avanti la gravidanza di Lara, che ormai è anche una buona amica. Durante la gestazione, Becky ha tenuto un diario che ci ha poi consegnato in modo che, per noi, non ci siano punti ciechi nella storia di nostra figlia.
Quasi fratelli
La donatrice dell'ovulo, invece, si chiama Danielle. Sentiamo spesso via Skype sia lei che Becky perché seguono la crescita della bambina, e i loro figli sanno tutto. In casa abbiamo anche un pupazzo a strisce donato a Lara dal figlio di Danielle.
Bastian contrari
Curiosamente, gli amici etero hanno appoggiato tutti la nostra voglia di paternità e quelli omosessuali un po' meno. Addirittura con un paio di loro i rapporti si sono rovinati, forse, irreparabilmente.
Figure femminili
Nostra figlia non aspetterò invano il principe azzurro mentre lava i piatti e spazza il pavimento. Cerchiamo di non vestirla troppo di rosa, che purtroppo è diventato il colore simbolico della schiavitù culturale femminile. Lara crescerà libera e felice. Aperta alle diversità. Ma con il riferimento e il sostegno costante di nonne e zie.
Maria Silvia e Francesca con Antonio, Margherita e i gemelli
Maria Silvia Fiengo, editrice, e Francesca Pardi, scenografa, 46 anni entrambe, con i figli Margherita di 10 anni, i gemelli Giorgio e Raffaele di 6 e Antonio di 3
Carillon
È il primo regalo che la nonna di Franci ci ha fatto quando ha saputo che aspettavamo un figlio. Dall'alto dei suoi borghesissimi ottant'anni aveva subito accettato la cosa: un'apripista per tutta la famiglia.
Stampatello
Per raccontare a Margherita la sua nascita avevamo inventato Piccola storia di una famiglia, che parlava del nostro amore, del desiderio di avere dei figli, del viaggio in Olanda per l’inseminazione. A lei era talmente piaciuta che l’avevamo illustrata e stampata. Poi è successo che amici e maestre
hanno cominciato a chiederci copie del libretto. È così che è nata la nostra piccola casa editrice, Lo stampatello, dedicata ai bimbi arcobaleno.
Fiengopotter
Siamo tutti pazzi per il cinema: la prima passione è stata La gabbianella e il gatto, poi è venuto Harry Potter (ci chiamavamo i "fiengopotter":tra libri, bacchette magiche e pozioni non si viveva più).
Mulino Bianco 2.0
È il nostro incubo: la famiglia omogenitoriale perfetta. Sì, temiamo che i bambini sentano la pressione di dover rappresentare al meglio una minoranza: all'estero lo chiamano minority stress. Per questo facciamo di tutto per coltivare le loro imperfezioni (noi due siamo ottimi esempi).
Valigie
Ci piace parecchio farle e disfarle: siamo andati più volte in Olanda, dove tre dei nostri figli sono stati concepiti, e poi in Belgio, dove è stato concepito Antonio. Loro sentono molto queste radici (ma perché non abbiamo i capelli biondi come gli olandesi?, ci chiedono). Prossima meta la Spagna: ci sposiamo.
Chiara e Rosalia con Anita e Giulia
Chiara Gornati, 40 anni, selezionatrice di personale e Rosaria Iardino, 46 anni, esperta di politiche sociosanitarie con Anita, 2 mesi, e Giulia, 11 anni
Bugie
Le diremo «Sei nata da un atto d'amore», senza specificare i tecnicismi, almeno fino a quando non li chiederà lei. Ma niente storielle. Quando arriverà il momento di spiegare ad Anita perché ha due mamme diremo la verità. Con Giulia, la figlia del precedente rapporto etero di Chiara, è già andata bene.
Con i bambini basta intercettare il momento giusto - in genere quando sono loro a fare una domanda - e modulare il linguaggio adatto all'età.
Chiavi di casa
Noi ci siamo sentite da subito una famiglia, anche perché avevamo Giulia, e le chiavi di casa sono diventate il simbolo del nostro nucleo. Per il futuro burocratico siamo ottimiste. Col centrosinistra stiamo preparando una legge che tuteli le unioni civili, e i loro figli, sul modello tedesco.
Scuola
Quando i compagni di Giulia hanno saputo che aspettava una sorella ci sono state molte felicitazioni, anche dalle loro famiglie. D'altra parte, qualche amichetta le aveva già detto «Beata te che hai addirittura due mamme!». Ormai, quello che vuole la gente non corrisponde più a quello che garantiscono le istituzioni. Ma per fortuna stanno cominciando a capirlo anche le forze politiche più moderate.
Incazzatura
Il momento più mortificante di un evento gioioso: andare all'anagrafe e dover registrare il frutto dell'amore di coppia come figlia di un solo genitore. Ti fa sentire una nullità.
Diritti alla meta: intervista a Rosaria Iardino
Stefania e Camilla con Francesca
Stefania Uberti, 41 anni, architetto, e Camilla Seibezzi, 46 anni, consigliere comunale, con Francesca di 2 anni
Album
Quello che Francesca sfoglia ridendo a crepapelle comincia con i primi biglietti per Bruxelles - dove ci siamo rivolti per il seme del donatore - continua con le sue ecografie e poi con gli scatti in sala parto, dove Camilla ha tagliato il cordone ombelicale. Nulla della sua lunga gestazione deve risultarle oscuro.
Fischia il vento
È la canzone che le piace di più: la cantiamo a squarciagola in viaggio, ma anche al risveglio, quando ci ritroviamo insieme nel lettone per le prime coccole ancora tiepide di sonno.
Mamy e mamma
Francesca ci chiama "mamy" Stefy e "mamma" Cami. Ma se nel suo cuore occupiamo lo stesso prezioso spazio, non altrettanto succede sui documenti, dove compare solo il cognome della mamma biologica. Un nervoso... Centinaia di studi sono lì a testimoniare che va tutto bene, che i bambini arcobaleno hanno uno sviluppo affettivo ed emotivo del tutto normale, ma la legge italiana è rimasta indietro anni luce rispetto alla società civile. Risultato? I minori non sono tutelati nei loro affetti e diritti. Chissà che queste elezioni non portino buono.
Imbarazzi
Capitano. Per questo preferiamo domande dirette. Per esempio all'asilo un bimbo ha chiesto a Franci: perché non disegni papà? E lei ha risposto tranquilla: «Ma io ho due mamme».
Lessico
Quello omogenitoriale è ancora da inventare: sappiamo che non tutti conoscono questa realtà, anche solo dal nome. Eppure i figli arcobaleno sono ormai oltre 100 mila, in Italia. Sarebbe ora di familiarizzare un po'!
Tommaso e Franco con Lia e Andrea
Tommaso Giartoso, 49 anni, conduttore radiofonico, e Franco Goretti, 47 anni, insegnante, con i figli di 6 e 2 anni
Nancy
È un'infermiera californiana, madre di quattro figli, che ha portato avanti le gravidanze di sostegno di Lia e Andrea (concepiti con ovuli di donatrici fecondati dagli spermatozoi prima dell'uno e poi dell'altro). Ci incontriamo spesso tra l'Italia e gli States, i bambini le mandano i disegni, a Natale. Un atto di generosità assoluta, il suo. E i rimborsi spese non sono certo un motivo sufficiente per un'esperienza simile. Pensate che ha accettato di fare il nostro secondo figlio a quarant'anni suonati: sapeva che non lo avremmo mai chiesto a nessun'altra. Quindi non parlateci di "utero in affitto".
Compiti a casa
La spartizione avviene in modo naturale: uno è più bravo in cucina, l'altro è il mago della spesa. Con le bambole ci giochiamo tutti: Giulia è come una terza figlia. Ai vestiti invece ci pensano le zie: Lia è molto frou frou, si fida solo di loro. A parlarle di mestruazioni è stata Giada, la babysitter. È capitato per caso: aveva il ciclo e Lia si era incuriosita vedendo gli assorbenti. Il fatto che noi genitori siamo entrambi maschi non esclude le donne nella nostra vita!
Cognome d'uso
Sulla carta d'identità compare quello legale (il cognome di Tom per Lia, quello di Franco per Andrea). Ma all'asilo, su tovaglioli, tute e cartellette, abbiamo scritto il doppio cognome: come una specie di pseudonimo. Così è tutto chiaro: ai bambini e anche a chi sta loro vicino.
Giampietro e Marco con David e Dennis
Giampietro Preziosa, 33 anni, designer, e Marco Puccioni, 50 anni, regista, con i gemelli David e Dennis di 3 anni
Famiglia
Ci siamo resi conto di esserlo davvero appena rientrati a Roma con i piccoli, circa un mese dopo la loro nascita a Sacramento (in California): eravamo partiti in due e di colpo ci siamo ritrovati in quattro. Appena messo il piede in casa, ancora pieni di bagagli, bisognava assolutamente preparare i biberon e cambiare i pannolini: per un lungo attimo io e Marco ci siamo guardati, un po' increduli. Poi siamo stati risucchiati da un vortice che non ci ha più mollato.
Fata pancia e fata uovo
Sono loro ad aver aiutato i semini solitari in cerca di famiglia: una favola che David e Dennis non si stancano di ascoltare, tanto che Marco sta realizzando un piccolo cartone animato. Altra storia amatissima: Pinocchio. La seguono con due occhi così...
Chicchiiiii!!!
È il primo verso fatto da uno dei gemelli. E papà Giampi - per festeggiare - ha disegnato e poi realizzato la gallina lampadina.
Step Child Adoption
Purtroppo abbiamo appena affrontato la morte di un amico, padre come noi. Il suo compagno, oltre al lutto, ha dovuto combattere con la burocrazia per ottenere l'affidamento dei figli (che in Italia per ora non possono avere due genitori dello stesso sesso). Ecco, sogniamo il giorno in cui anche in Italia verrà riconosciuto il diritto di adozione da parte del genitore non biologico (stepchild adoption), così come già succede in Germania e Finlandia.
Elena e Giuliana con Sara, Joshua e Federico
Elena Mantovani, 50 anni, agente di polizia locale, e Giuliana Beppato, 46 anni, psicologa, con i figli Federico di 13 anni e i gemelli Joshua e Sara di 11
Donatori
Ci sarebbe piaciuto che i nostri figli conoscessero il padre: all'inizio abbiamo cercato qualcuno nella cerchia di amici, ma nessuno se la sentiva. Così abbiamo concepito Federico grazie a un donatore anonimo. Per lui che a due anni ha seguito passo passo l'arrivo dei gemelli, la presenza di due madri era un fatto semplice e naturale. Certo, ora comincia a farsi delle domande sul padre. Noi gli abbiamo spiegato che i donatori sono anonimi, e lui ha risposto «ah, ok», e ha ripreso a giocare. In realtà immaginiamo che questa cosa gli dispiaccia, ed è giusto e sano che sia così. È uno dei limiti con cui dovrà confrontarsi, crescendo. Crediamo che l'amore che circola in casa sia una buona medicina.
Spiazzati
Comunque tutti e tre hanno imparato a reagire in modo piuttosto robusto alle domande sulle due madri: «Mai sentito parlare di famiglie arcobaleno?». Gli interlocutori restano spiazzati.
Cani e gatti
L'arrivo di Luna, la cagnolina, ha sconvolto le nostre abitudini e monopolizzato i nostri giochi, sia in casa che al parco... Solo Garfield, il gattone, resta imperturbabile.
Utah e dintorni
Sono i luoghi dell'indimenticabile viaggio di nozze a cinque, seguito al matrimonio in Massachusetts: dopo New York e San Fransisco, non ci siamo fatti mancare i parchi nazionali. Bella sensazione leggere entrambi i nostri cognomi sui documenti dei figli, almeno in una parte del mondo.
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