Il termine “omogenitorialità” è un neologismo creato nel 1997 dall’Associazione dei Genitori e Futuri Genitori Gay e Lesbiche (APGL), in inglese ”gay parenting” o in francese “homoparentalité” , per designare tutte quelle situazioni familiari nelle quali almeno un adulto, che si autodefinisce omosessuale, è il “genitore” di almeno un bambino all’interno della nuova famiglia (Gross, 2003).
Nonostante le numerose polemiche però, un gran numero di ricerche dimostra quanto non vi sia differenza tra famiglie etero e famiglie composte da genitori omosessuali: anzi, in alcuni casi la famiglia omosessuale sembra mostrare un notevole potenziale, come quello di aumentare il senso di androginia psicologica, ossia il processo attraverso il quale mascolinità e femminilità non sono più visti come due poli opposti della sessualità, andando contro gli stereotipi di genere e riuscendo a integrare le due parti in modo costruttivo per lo sviluppo della persona.
E’ stato verificato quindi, come l’omosessualità dei genitori non influisca sull’identità di genere dei figli.
Un’ aspetto fondamentale è che le famiglie omosessuali costituiscono una realtà e non un’ipotesi, una realtà vasta e variegata. La teoria psicoanalitica e la teoria dell’apprendimento sociale argomentano come, nei primi anni di vita di un bambino, l’identificazione e l’imitazione del comportamento del genitore dello stesso sesso siano di importanza cruciale in termini di identità di genere e di definizione del ruolo sessuale. Golombok (1983), pur concordando con queste teorie, rilevava nei suoi studi che la maggioranza dei bambini di coppie lesbiche mostra un normale sviluppo psicosessuale e lo stesso risultato è stato ottenuto anche da altri studi.
Da un punto di vista psicologico, i danni più significativi e preoccupanti nel bambino si determinano infatti in base ad eventi e circostanze non direttamente correlate con l’orientamento sessuale dei genitori.
Dal 2003 ad oggi sono stati presi in esame 14 studi, di cui 4 svolti nei Paesi Bassi, 4 in Inghilterra, 1 in Belgio e 5 negli Stati Uniti. La maggior parte di questi studi si focalizza su bambini tra i 4 e gli 8 anni di età ad eccezione di due studi che prendono in considerazione un campione di adolescenti. Quasi tutte le ricerche utilizzano il confronto tra famiglie dei genitori eterossessuali e famiglie di coppie lesbiche e da queste ricerche non emerge alcuna differenza sostanziale tra i figli delle varie famiglie.
Il punto è che le teorie psicologiche, la Società e gli individui, non possono non risentire della cultura e del momento storico in cui si vive, ma nonostante ciò è molto importante non smettere mai di confrontarsi con le trasformazioni in atto nel contesto socioculturale, aprendosi verso nuovi orizzonti.
Δεν υπάρχουν σχόλια :
Δημοσίευση σχολίου
Εδώ σχολιάζεις εσύ - Comment Here
Σημείωση: Μόνο ένα μέλος αυτού του ιστολογίου μπορεί να αναρτήσει σχόλιο.