Κυριακή 29 Σεπτεμβρίου 2013

Hozier : Take Me to Church


 

L'omofobia in Russia continua, anche se a volte ce ne dimentichiamo. Per ricordare le giovani vittime di una politica volta alla repressione dell'omosessualità, il cantante irlandese Hozier ha realizzato uno splendido video.


Hozier è un giovane cantante e compositore irlandese che lo scorso luglio ha realizzato il suo primo lavoro discografico. Ora ha pubblicato un videoclip dal titolo Take Me to Church per ricordare tutti i giovani gay, lesbiche, transessuali e bisessuali che in Russia sono violentemente aggrediti, rapiti, torturati orribilmente e in taluni casi anche uccisi da bande organizzate senza che le autorità di quel paese facciano nulla. Anzi, le autorità stesse sono in prima linea impegnate nella promozione dell’omofobia anche promulgando leggi che puniscono l’omosessualità e fanno salvi gli omofobi.
Senza giungere a produrre l’orrore che le vere registrazioni di tali torture producono (molte di esse, come ben sapete, sono state diffuse sui vari social network) il video, che sta ottenendo un grandissimo successo in rete, risulta straziante e ben mette in evidenza il clima che si respira in Russia.
Vi invitiamo a vederlo e a diffonderlo. E, per quel che riguarda Hozier, credo che sia un artista che varrà la pena seguire.

Un gioco fuori dagli stereotipi per bambini (e genitori) dai 6 anni in su.


http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2014/01/13/foto/_cuntala_il_valore_della_diversit_si_impara_giocando_a_carte-75795205/1/?ref=HRESS-18#21

 Le carte Cuntala (“raccontala”) per inventare storie. Un gioco divertente e creativo nel quale trovano spazio personaggi che sovvertono gli stereotipi di genere e culturali.
Tra i nostri personaggi non ci sono principi e principesse, ma bambine e bambini differenti per aspetto e colori,  donne e uomini che svolgono i più disparati mestieri, sindache e sindaci, esploratrici ed esploratori, ruspisti e ruspiste, coppie omosessuali, famiglie multiculturali, e tanto di più. E, insieme a loro, frigoriferi, frullini, giraffe, elefanti ... un universo di oggetti e personaggi per guardare al mondo fuori dalle cornici stereotipate, per imparare a riconoscere e a costruire una società più equa e basata sulle pari opportunità di tutte e tutti.

Perché sostenere Cuntala
Proporre giochi che offrano ai bambini molteplici punti di vista sulla realtà. Questo è lo scopo di Cuntala e per questo vi chiediamo un sostegno.
Gli stereotipi culturali sono parte della comunicazione che abbiamo con i nostri figli e i giochi, come i libri, che proponiamo loro, possono offrire spunti per guardare la realtà sotto diversi punti di vista.

Le carte, come si usano
44 carte illustrate e con testi in 5 lingue (italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo) per giocare insieme a inventare storie con i vostri bambini.
Una volta divise le carte a turno si comincia a raccontare una storia e si inventa in piena libertà, ciascuno ad aggiungere un pezzo della storia prendendo ispirazione dalle carte che ci sono toccate in sorte.
Bozze
Quelle nelle immagini sono prove e bozze non ancora definitive. Potete partecipare anche voi alla scelta dei personaggi che andranno in stampa, proponendoli o scegliendoli tra quelli che via via pubblicheremo nella pagina facebook (cuntala_equal opportunities games) e dando i vostri suggerimenti anche sulle scelte di impaginazione.

A cosa servono i fondi ?

Abbiamo bisogno di almeno 3.000 euro per stampare le carte, promuovere il progetto on line e off line e inviare i pacchetti direttamente a casa vostra (sulla spedizione vedi sotto).
Col vostro sostegno sarà possibile stampare un numero di carte sufficiente per presentare il progetto Cuntala nelle librerie, nelle fiere e in ogni altra occasione che consenta di consolidarlo.
Oltre che del vostro sostegno economico, abbiamo bisogno della vostra attenzione. Seguiteci sui social network e fate conoscere ai vostri amici la campagna di Cuntala, condividendo il link a questa pagina con loro.
Il sito è in italiano e inglese e gli articoli sul blog alternano lingue diverse. In questo modo Cuntala può girare per il mondo e promuovere attraverso il gioco le pari opportunità.
Ci piacerebbe davvero un sacco sentire i vostri commenti, dunque, se volete scrivete a cuntala@cuntala.com.
Strada facendo vi terremo aggiornati sui progressi di Cuntala.

Le quote
Abbiamo predisposto quote più leggere e per chi vuole dare un piccolo sostegno e, per chi è molto generoso, quote da sostenitori.
Abbiamo pensato a modi e regali diversi per ringraziare i diversi sostenitori.
La quota che caldeggiamo più intensamente, e ci piarebbe che voi sceglieste, è quella che da diritto a ricevere direttamente a casa vostra un pacco di carte per giocare, ovvero la quota da 20 euro. In quel caso sostenerci equivale a prenotare un mazzo Cuntala.
Potete prenotare un mazzo di carte per tutti quelli a cui volete fare un regalo di Natale; provvederemo noi a inviarlo al loro indirizzo in tempo per il momento di spacchettare i regali.
Il contributo sarà davvero erogato a favore di Cuntala solo se si raggiungerà la cifra totale, in caso contrario tornerà a voi.
N. B. Sulla spedizione: siamo stati gentilissimi e non abbiamo aggiunto consti di spedizione! tenetene conto quando fate la vostra donazione!

Informazioni sull'autore

Cuntala è un progetto di Barbara Imbergamo, ricercatrice e fondatrice di Sociolab (www.sociolab.it), da sempre attenta ai temi di genere e della multiculturalità.

Cuntala nasce per passione. Per ora è un progetto interamente basato sul volontariato che offre attività a carattere laboratoriale per bambini, genitori e insegnanti ma che ambisce a mandare in produzione una linea di giocattoli inclusivi e di pari opportunità. Le carte Cuntala sono il nostro primo gioco.
Contiamo sul vostro sostegno a questa campagna per mandare in stampa le carte, portare avanti il progetto, darci una forma giuridica stabile e proseguire nella progettazione e diffusione di altri giochi e attività animati dal desiderio di costruire un mondo più equo.
Se siete curiose/i e volete saperne di più, veniteci a trovare su www.cuntala.com.

Su facebook: cuntala_equal opportunities games

  


Siamo andate a sceglierei il grembiule con Sara (3 anni) prima dell'inizio della scuola materna e Sara ha scelto un grembiule a quadretti celesti con un missile disegnato davanti "come il suo amico Lorenzo" diceva lei. Ancora nessuno le ha detto che il rosa è più adatto alla femmine e il celeste ai maschi..temiamo che la scuola materna avrà un ruolo fondamentale nella trasmissione degli stereotipi di genere. Il grembiule celeste non l'abbiamo comprato perchè era troppo grande e perchè io e Fabi avevamo bisogno di riflettere. Ci siamo confrontate e alla fine abbiamo deciso di adeguarci alle regole della scuola e comprare il grembiule a quadretti rosa, abbiamo pensato che facendole indossare il grembiule celeste avremo probabilmente enfatizzato di più lo stereotipo (immaginavamo già le domande dei compagn* e dei genitori "perché hai il grembiule da maschio?...) e poi già deve spiegare perchè ha due mamme , ci sembrava un po' troppo. 

Abbiamo provato a cercare grembiuli di altri colori, ma per quell'età è praticamente impossibile trovarli.




Noi per ora le stiamo insegnando che non esistono "cose da femmine" e "cose da maschi" ma solo "cose che piacciono" e "cose che non piacciono". 

 http://vimeo.com/channels/laviniabaroni/75037787

Documentario, Italia, Colore, 2013
Regia Lavinia Baroni
Aiuto Regia Antonio Dell'Aquila
Montaggio Lavinia Baroni, Antonio Dell'Aquila, Elisabetta Cardella
Fin dalla nascita i bambini vengono instradati verso stereotipi, che molto spesso non permettono loro di esprimere a pieno la propria individualità, nè di fermarsi a riflettere sulle proprie scelte ed attitudini. Intervistando adulti, bambini e ragazzi frequentemente si è riscontrato come tali stereotipi siano fortemente radicati, senza che ci sia dietro una consapevolezza. Si ripete ciò che si è sentito in famiglia, ciò che ci raccontano le immagini della televisione, delle riviste e dei manifesti pubblicitari. Anche nei cartoni animati e nelle fiabe, che spesso hanno una morale, ritroviamo stereotipi di genere molto pronunciati, dove il maschile è portatore di determinati valori come la forza, il coraggio e la libertà ed il femminile di determinati altri quali la bellezza, la gentilezza d’animo, la debolezza e il bisogno di essere salvata. Altri generi oltre la dicotomi uomo/donna non sono permessi dalla cultura mainstream. La forte stereotipizzazione dei generi presente nella nostra società fa sì che i ruoli di uomo e di donna siano blindati e che ci siano spesso caratteristiche vietate ad un genere o all’altro. Questa deviazione di senso ha creato nel tempo una situazione di forte discriminazione rispetto a chi non si riconosce nei modelli precostituiti.


Un giorno chiacchierando a casa...
Sara "zia mi ha detto che il burro cacao lo mettiamo solo noi femmine"
Io " io conosco tanti maschi che quando hanno le labbra screpolate si mettono il burro cacao, zio, nonno.... Forza zia voleva dire il rossetto ma io conosco anche maschi che si mettono il rossetto.. non ci sono"cose da femmine" e "cose da maschi" ma solo "cose che piacciono" e "cose che non piacciono"
Sara compiaciuta "si..però le gonne se le mettono solo le femmine"
Io "non è vero ci sono maschi a cui piace mettere le gonne, in alcuni paesi della sardegna tanto tempo fa i maschi si vestivano principalmente con le gonne..."
Sara annuisce, sembra soddisfatta della risposta.
Un paio di giorni dopo
Io "Sara guarda in tv il papa, è un maschio ma porta la gonna"
Sara annuisce tutta soddisfatta

A Sara piace molto il libro "Nei panni dei Zaff" (ve lo consiglio è molto divertente e veramente ben fatto) soprattutto la fine quando Zaff riesce a fare la principessa col pisello e la principessa sul pisello riesce a diventare un portiere della squadra di calcio.

Σάββατο 28 Σεπτεμβρίου 2013

How I was knifed by Golden Dawn supporters - video interview

http://www.theguardian.com/commentisfree/video/2013/sep/27/golden-dawn-anti-fascist-knifed-video-interview

 A young Greek woman describes how she was set upon by two supporters of Greece's far-right movement Golden Dawn. The woman suffered cuts to her face and arms in the attack, which happened the day after the anti-fascist rapper Pavlos Fyssas was stabbed to death. She says she has not reported the attack to the police, because she does not have confidence that they will take action. The interviewee's voice has been disguised



 
ATHENS -- Greek police Saturday arrested the leader of the country’s far-right Golden Dawn party as part of a major crackdown on the group triggered by the fatal stabbing last week of a young anti-fascist rapper, allegedly by a Golden Dawn sympathizer. Party leader Nikos Michaloliakos was arrested at his home in an early-morning police operation expected to continue throughout the day, with arrest warrants out on 35 other party members and elected representatives in the Greek parliament, police said. Michaloliakos’ arrest, the first of a political leader since democracy was restored here after the country's brutal 1967-1974 military dictatorship, was on suspicion of heading a “criminal organization.” Ilias Kassidiaris, the party’s spokesman who fled arrest last year after punching a communist member of parliament during a televised debate, was also arrested in the unprecedented roundup. "None of them showed any resistance,” said Loukas Krikos, a senior police official involved in the operation. “They are being held in police headquarters and will be charged by a prosecutor within the day." Since the party’s election to parliament last year -- it won a stunning 7% of the vote and 18 seats in the nation’s 300-member legislature -- pundits and politicians have been divided over its presence on the country’s political landscape. Leftist parties long accused the conservative-led government of displaying "excessive tolerance" of the group and its thuggish tactics, including attacks on immigrants, homosexuals and the disabled.
 
 
 But since the fatal Sept. 18 stabbing of Pavlos Fyssas, the 34-year-old hip-hop artist known by the stage name Killah P., authorities have launched an all-out offensive against Golden Dawn, moving to outlaw it. A 45-year-old part-time fish trader linked to the group has been arrested and charged in connection with the fatal stabbing. Both Michaloliakos and Kassidiaris face life sentences if brought to trial, and emergency legislation drafted by the justice minister, due to be debated in parliament Monday, could see the party stripped of state campaign funding, officials said. Golden Dawn has vowed to use "all legal means at its disposal" to defend itself from criminal prosecution, including the resignation of all its 18 deputies in parliament, a move that could spark early elections.
 L.A. Times







sono una mamma lesbica di Bologna che non entrerà mai in una pubblicità della sua azienda ...




 
Αξιότιμε Guido Barilla,
 
Είμαι μια λεσβία μητέρα της Bologna που δεν θα μπει ποτέ σε διαφήμιση της δική σας εταιρίας και είμαι εδώ –μαζί με τη σύντροφό μου- και αναρωτιέμαι πώς μπορώ να αποφύγω να δει η κόρη μου μια διαφήμιση της εταιρίας σας και να λάβει το εξής μήνυμα: ΜΠΑΡΙΛΛΑ ΣΗΜΑΙΝΕΙ ΣΠΙΤΙ [Σύνθημα των ιταλικών διαφημίσεων της Μπαρίλλα] ΟΧΙ ΓΙΑ ΣΕΝΑ ΟΜΩΣ. Η ΔΙΚΙΑ ΣΟΥ ΔΕΝ ΕΙΝΑΙ ΚΑΝ ΟΙΚΟΓΕΝΕΙΑ!
 
Βέβαια η κόρη μας είναι 8 χρονών και δεν ακούει το ραδιοφωνικό πρόγραμμα La Zanzara στη Radio 24 όπου εσείς δηλώσατε:
 
"Δεν θα έβαζα ποτέ μια γκέι οικογένεια σε μια διαφήμισή μας γιατί εμείς είμαστε υπέρ της παραδοσιακής οικογένειας. Αν οι γκέι δεν συμφωνούν, μπορούν να προτιμήσουν τα μακαρόνια μιας άλλης εταιρίας. Όλοι είναι ελεύθεροι να κάνουν ό,τι θέλουν, αρκεί να μην ενοχλούν τους άλλους."
 
Και όμως εγώ είμαι σίγουρη ότι σε 6 μήνες, κάποια στιγμή που θα έχουμε πάει στο σουπερ μάρκετ για ψώνια, η κόρη μου θα με εκπλήξει λέγοντας: «Όχι μαμά, όχι αυτή, είναι Μπαρίλλα». Και εγώ θα μείνω άναυδη και θα τη ρωτήσω: «Και που τα ξέρεις εσύ αυτά;»
Η αλήθεια είναι ότι πλέον έμαθα πως τα παιδιά είναι μαγικά και τα ξέρουνε όλα, γιατί απορροφούν τα πάντα και κατοικούν τον κόσμο με όλες τις αισθήσεις τους ορθάνοιχτες.
Χθες, ενώ το παιδί μας ήταν στο σχολείο, εγώ και η σύντροφός μου αδειάσαμε την κουζίνα από όλα τα προϊόντα Μπαρίλλα και τα φέραμε όλα σε ένα κέντρο απεξάρτησης κοντά στο σπίτι μας. Κράτησα μόνο ένα πακέτο fusilli και όταν η γυναίκα μου (είμαστε παντρεμένες στην Ισπανία) με κοίταξε ερωτηματικά, της είπα: «Αυτά θέλω να τα τα φάμε με τον Guido Barilla. Θα τον καλέσουμε για μεσημεριανό».
 
Για να σας εξηγήσω την αιτία της πρόσκλησής μου, θα σας κάνω ένα παράδειγμα:
 
Αν ρωτήσετε ένα ψάρι τι βλέπει, θα σας απαντήσει: «Την κοραλλιογενή ύφαλο, τα άλλα ψάρια, τα φύκη...» Δεν θα σας πει ποτέ: «Βλέπω το νερό». Το νερό δεν μπορεί να το δει, γιατί είναι παντού.
 
Η ομοφοβία είναι για μας σαν το νερό για το ψάρι: κανείς δεν τη βλέπει γιατί είναι παντού, γιατί μεγαλώσαμε μαζί της, γιατί την έχουμε ρουφήξει μαζί με το γάλα και γιατί είναι «φυσική».
 
Ας το πούμε έτσι: η προσωπική μου αποστολή είναι να κάνω το νερό να φανεί. Γιατί δεν μπορείς να πολεμήσεις αυτό που δεν βλέπεις.
 
Είμαι σίγουρη ότι εσείς είστε πολύ καλός άνθρωπος, και ότι είστε γεμάτος ομοφοβία. Η ομοφοβία των καλών ανθρώπων είναι για μας η πιο επικίνδυνη. Αυτό που για σας και για άλλα πολλά άτομα είναι μια άποψη, για μας και για τα παιδιά μας είναι βία καθαρή, ευθύς και καθημερινή.
 
Γι’ αυτό σας καλώ στο σπίτι μας: μαζί με ένα πιάτο μακαρόνια, σας προσφέρω τη δικιά μας οπτική γωνία, ενώ η κόρη μας παίζει όπως όλα τα παιδιά του κόσμου. Για να σας δώσω να καταλάβετε ότι οι δικές σας ελεύθερες απόψεις έχουν ένα πολύ ακριβό αντίτιμο για πάρα πολλά παιδιά, για όλα τα παιδιά μας. Εσείς έχετε πέντε, σίγουρα θα καταλάβετε το άγχος μου και την ανάγκη μου να τα προστατέψω.
Σήμερα κοίταξα την κουζίνα χωρίς όλο εκείνο το μπλε και για μια στιγμή μελαγχόλησα: έχουμε χάσει και άλλο ένα κομμάτι ουρανού και οι αιτίες που είχαμε να είμαστε περήφανοι για τη χώρα μας λιγοστεύουν κάθε μέρα σαν ασταμάτητη αιμορραγία.
 
Τέλος, σας χαιρετώ με μια πρόταση: είτε μας αρέσει είτε όχι, οι ομοφυλόφιλοι άνθρωποι στον κόσμο είναι το 10% του πληθυσμού. Οπότε συμπεραίνω ότι - εκτός αν η επιλογή του προσωπικού στην εταιρία σας δεν ακολουθεί ναζιστικά στάνταρ - ότι το 10% των εργατών, το 10% των μάνατζερ, το 10% των υπαλλήλων και των marketer στην εταιρία σας είναι ομοφυλόφιλοι άνθρωποι που δουλεύουν καθημερινά για τον πλούτο και το μέλλον της εταιρίας σας. Δεν το αξίζετε, αυτό το 10%. Χρησιμοποιείστε ένα 10% για να πληρώσετε μαθήματα επιμόρφωσης κατά το bullying στο σχολείο
 και κατά την ομοφοβική βία.
 
Περιμένω την απάντησή σας για τα fusilli, αν θελήσετε να τα φάμε μαζί.
 
Ένα πολύ θερμό χαιρετισμό,
 
Ilaria Trivellato
Υπεύθυνη των οικογενειών ουράνιο τόξο της Emilia Romagna
www.famigliearcobaleno.org
 
Υ. Γ. Διαβάζω στο Wikipedia στο λήμμα “Guido Barilla”:
Σε μια συνέντευξη του 2009 δήλωσε στον Vittorio Zincone του περιοδικού Sette ότι ανάμεσα στα αγαπημένα του βιβλία είναι  η  Πολιτεία του Πλάτωνα.
 
Να, ήθελα να σας πω ότι ο συγγραφέας της Πολιτείας, ο Πλάτωνας, είναι πούστης, και ότι ο πρωταγωνιστής του, ο Σωκράτης, είναι επίσης πούστης. Γαμώ τη gay lobby μου: είναι παντού!



Gentile Guido Barilla,
sono una mamma lesbica di Bologna che non entrerà  mai in una pubblicità della sua azienda e sono qui –insieme alla mia compagna- a chiedermi come fare per evitare che la nostra bimba,  guardando una pubblicità della sua azienda, percepisca il seguente messaggio: DOVE C’E’ BARILLA C’E’ CASA. MA NON PER TE. ANZI, LA TUA NEMMENO E ‘ UNA FAMIGLIA!!!

Certo la nostra bimba ha 8 anni e non ascolta la Zanzara su Radio 24 dove lei ha detto:

Non metterei in una nostra pubblicità una famiglia gay perché noi siamo per la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri.


Eppure io so per certo che magari tra 6 mesi, mentre faremo la spesa al supermercato, mia figlia mi sorprenderà dicendo: “mamma no, quella no, è Barilla”. E io rimarrò basita e le chiederò: “e tu che ne sai?”
La verità è che ormai ho imparato da un pezzo che i bambini sono magici e sanno tutto perché assorbono tutto e abitano il mondo con tutti i loro sensi spalancati.

Ieri –mentre la nostra bimba era a scuola- io e la mia compagna abbiamo svuotato la dispensa di tutti i prodotti Barilla e li abbiamo portati alla comunità di recupero che c’è vicino a casa nostra. Ho tenuto solo un pacco di fusilli e allo sguardo interrogativo di mia moglie (siamo sposate in Spagna) ho risposto: “quelli li voglio mangiare con Guido Barilla. Lo invitiamo a pranzo”.

Per spiegarle la ragione del nostro invito, le farò un esempio:

Se lei chiede a un pesce cosa vede, lui le risponderà: la barriera corallina, altri pesci, le alghe.......non le risponderà mai: vedo l'acqua. Quella non la vede perchè è dappertutto. 

L'omofobia per noi è come l'acqua per il pesce, nessuno la vede perchè è dappertutto, perchè ci siamo cresciuti assieme, perchè l'abbiamo assorbita con il biberon e perchè è "naturale". 

La mia mission è far vedere l'acqua. Perché non si può combattere ciò che non si vede.

Io sono convinta che lei sia una bravissima persona e che sia pieno di omofobia. L’omofobia delle brave persone è la più pericolosa per noi. Quello che per lei e tantissime altre persone è un’opinione, per noi e per i nostri figli è violenza pura, diretta, quotidiana.

Per questo la invito nella nostra casa: per prestarle un paio d’ore il nostro sguardo sul mondo mentre nostra figlia gioca come tutti i bambini della terra.  Per farle capire che le sue libere opinioni hanno un costo molto alto  per tantissimi bambini.



Oggi guardando la nostra dispensa senza tutto quel blu ho avuto un attimo di malinconia: abbiamo perduto un altro pezzetto di cielo e i motivi che abbiamo per essere orgogliosi del nostro Paese si riducono ogni giorno come un’emorragia inarrestabile.

Infine, la saluto con una proposta: che ci piaccia o meno, le persone omosessuali nel mondo sono il 10% del totale della popolazione. Ne deduco –a meno che nella vostra azienda non vengano realizzate selezioni del personale in stile nazista- che il 10% dei vostri operai, il 10% dei vostri manager, il 10% dei vostri impiegati e dei vostri marketer, siano persone omosessuali che ogni giorno lavorano  per la ricchezza e il futuro della sua azienda. E’ un 10% che lei non si merita. Destini quel 10% a pagare corsi di formazione contro il bullismo a scuola e contro la violenza omofoba.

mi faccia sapere per i fusilli, se li vorrà condividere.

Un saluto molto cordiale

Ilaria trivellato
Responsabile famiglie arcobaleno emilia romagna

p.s. leggo su Wikipedia sotto la voce “Guido Barilla”: In un'intervista rilasciata nel 2009 a Vittorio Zincone della rivista Sette ha dichiarato che tra le sue letture preferite c'è La Repubblica di Platone.
Ecco, volevo dirle che l’autore della Repubblica, Platone, è un frocio e il suo protagonista, Socrate, è un altro frocio. Mannaccia a ‘sta lobby gay: sono dappertutto!!!!




Gentile Signor Trivellato,    

abbiamo ricevuto la e-mail che dimostra il suo interessamento riguardo le dichiarazioni del nostro Presidente Guido Barilla durante la trasmissione radiofonica "La Zanzara" del 25 settembre.

Desideriamo risponderle con le sue stesse parole:

"Mi rammarico dei miei commenti inappropriati e desidero scusarmi con tutti coloro che si sono sentiti offesi, incluse le migliaia di dipendenti e partner che lavorano con Barilla in tutto il mondo.
Mi rendo conto che le mie parole possano aver urtato la sensibilità di molti ma queste non riflettono correttamente le mie opinioni.

Per chiarezza, desidero precisare che:

  • Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna.
  • Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque.
  • Ho il massimo rispetto per tutti i tipi di unione e famiglie amorevoli.
In Barilla, la nostra missione è quella di interagire e considerare i consumatori e i partner come nostri vicini – con amore e rispetto – e di realizzare i migliori prodotti possibili.
Prendiamo questa responsabilità molto seriamente e la consideriamo una parte fondamentale di ciò che siamo, come azienda a conduzione familiare.

Sebbene io non possa cancellare ciò che ho detto recentemente, posso però scusarmi.

Mi scuso con tutti gli amici, le famiglie, i dipendenti e i partner che ho ferito od offeso con le mie parole.


                                                                                                                                                Guido Barilla"

Cordiali saluti.



Servizio Consumatori Barilla G. & R. Fratelli
Via Mantova 166 | 43122 Parma | Italy

Barilla. The Italian Food Company. Since 1877.
www.barillagroup.com



Παρασκευή 27 Σεπτεμβρίου 2013

Dario Fo:Sull'amore si fonda una famiglia,Sull'amore si fonda una casa.



"Caro Guido Barilla,
Ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre.
Una persona piena di creatività ed intelligenza, appassionato d'arte e di cultura.
In quegli spot abbiamo raccontato di prodotti che sono diventati simbolo dell'Italia e degli italiani tutti, nelle nostre case e nel mondo. La pasta soprattutto è sinonimo d'Italia, di casa e di famiglia. Per tutti.
Ecco: oggi il nostro Paese è fatto di tante famiglie unite solo dall'amore delle persone che ne fanno parte. Amore che non è in grado di discriminare, che non ha confini: e l'amore, in tutto il mondo, può nascere tra un uomo e una donna, due donne, due uomini.
Sull'amore si fonda una famiglia, quella che la vostra azienda racconta nella sua comunicazione. Sull'amore si fonda una casa. 
Alla domanda sul perché la sua azienda non faccia spot pubblicitari con famiglie gay, lei ha risposto: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". Poi, in seguito alle polemiche che si sono scatenate, ha specificato: “Volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia”. E ancora: “Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto e ribadisco che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca”
Ecco, Guido. La sua azienda rappresenta l'Italia: nel nostro Paese e in tutto il mondo. Un'Italia che è fatta anche di coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e transgender.
Ecco perché le chiedo di cogliere questa occasione e di ritornare allo spirito di quegli spot degli anni '50 dove io stesso interpretavo uno spaccato della società in profondo mutamento. Ecco perché le chiedo di uscire dalla dimensione delle polemiche e farsi ambasciatore della libertà di espressione di tutti.
Mi appello a lei, caro Guido, perchè ha modo di ridare all'Italia di oggi la possibilità di rispecchiarsi nuovamente in uno dei suoi simboli e alla sua azienda di diventare ambasciatore di integrazione e voce del presente. E chiedo quindi che lo faccia con le prossime campagne pubblicitarie del gruppo Barilla, dove la famiglia potrà finalmente essere rappresentata nelle sue infinite e meravigliose forme di questi nostri tempi.
Come ho già scritto: "Buttiamoci con la testa sotto il getto del lavandino e facciamo capire ai briganti che qui siamo ancora in molti in grado di dimostrare di far parte di un contesto di uomini e donne libere e pensanti".
DARIO FO

Sei come sei. Mazzucco Melania G.

TitoloSei come sei
AutoreMazzucco Melania G.
Prezzo
Sconto 15%
€ 14,88
(Prezzo di copertina € 17,50 Risparmio € 2,62)
Dati2013, 248 p.
EditoreEinaudi  (collana Einaudi. Stile libero big)

    Disponibile dal 8 ottobre

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Descrizione
Un desiderio esaudito e un sogno spezzato. Il coraggio e la dolcezza per disarmare i pregiudizi.

Sul treno per Roma c’è una ragazzina. Sola e in fuga, dopo un violento litigio con i compagni di classe. Fiera e orgogliosa, Eva legge tanti libri e ha il dono di saper raccontare storie: ha appena undici anni, ma già conosce il dolore e l’abbandono. Giose è stato una meteora della musica punk-rock degli anni Ottanta, poi si è innamorato di Christian, giovane professore di latino: Eva è la loro figlia. Padre esuberante e affettuoso, ha rinunciato a cantare per starle accanto, ma la morte improvvisa di Christian ha mandato in frantumi la loro famiglia. Giose non è stato ritenuto un tutore adeguato, e si è rintanato in un casale sugli Appennini. Eva è stata affidata allo zio e si è trasferita a Milano. Non si vedono da tempo. Non hanno mai smesso di cercarsi. Con Giose, Eva risalirà l’Italia in un viaggio nel quale scoprirà molto su se stessa, sui suoi due padri, sui sentimenti che uniscono le persone al di là dei ruoli e delle leggi, e sulla storia meravigliosa cui deve la vita. Drammatico e divertente, veloce come un romanzo d’avventura, Sei come sei narra con grazia, commozione e tenerezza l’amore tra un padre e una figlia, diversi da tutti e a tutti uguali, in cui ciascuno di noi potrà riconoscersi. 


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c8d3c6c7-7f3d-4296-9519-0374f125157a.html
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