Se invece gli altri sono "mamma" e " papà" e noi siamo "genitori" (termine più neutro e burocratico, senza le valenze emotive dei precedenti) allora mi incazzo. Perché significa che essere "mamma" e "mamma" o "papà" e "papà" e' semplicemente indicibile per il nostro stato.
È lo stesso principio che vorrei il movimento lgbt trasmettesse UNA VOLTA PER SEMPRE ai nostri politici: L' UGUAGLIANZA NON È NEGOZIABILE.
quando hanno dato il voto alle donne, hanno dato alle donne un diritto uguale a quello degli uomini: votare!!!!!! E l'hanno fatto perché era giusto.
Non hanno detto alle donne che potevano votare ma solo alle comunali e alle provinciali ma non alle nazionali. O le donne hanno la stessa dignità degli uomini oppure non ce l'hanno. Una terza possibilità non esiste.
Il matrimonio egualitario, la legge contro l'omofobia, i moduli a scuola: e' sempre la stessa identica partita: la nostra dignità vale meno di quella degli etero, non siamo cittadini pari e uguali agli altri, ci si può però aggiustare e dare qualcosina a sti froci e lesbiche che in effetti rompono le palle per ogni cosa.
Aspetto di vedere cosa rimane dopo che è passato il polverone e poi decido, magari mi incateno fuori da scuola così almeno un concetto e chiaro: sti froci e lesbiche sono davvero dei rompicoglioni.
Ilaria Trivellato
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/09/20/news/padre_e_madre_cancellati_dai_moduli_merola_nessuna_tensione_con_il_pd-66957421/
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