Παρασκευή 28 Φεβρουαρίου 2014

Ο έρωτας; Α πα πα, κουραστικός.Τον λένε Χρήστο, ακούει όμως στο όνομα Noulifer – που δεν σημαίνει τίποτα. Είναι δεκαέξι χρονών, αλλά θέλει να φαίνεται δώδεκα.





“La fine del bullismo comincia da me” The End of Bullying Begins With Me

 libri per la prevenzione del bullismo per giovani Mighty Girl


Traduzione di Elena Gallina per intersexioni
dall’articolo di Katherine Handcock
“La fine del bullismo comincia da me” è lo slogan per il mese della prevenzione del bullismo per il 2013, e qui a A Mighty Girl crediamo sia assolutamente vero! Istruendo i nostri bambini sul bullismo (che cos’è, gli effetti che ha su tutte/i, i modi per fermarlo) possiamo assicurarci che esso diventi una parte via via più insignificante delle nostre vite.
Con questo in mente, abbiamo creato una serie di tre articoli che presentano ottime risorse antibullismo per tutte le età. In questa prima parte della serie presenteremo libri per bambine/i in età scolare e prescolare che esaminano il bullismo da diversi punti di vista, mentre nei restanti due articoli parleremo di risorse per adolescenti e per genitori ed educatori.
Se cercate libri sulla prevenzione del bullismo per ragazze leggete il nostro articolo Opporsi al bullismo: libri per la prevenzione del bullismo per adolescenti. Per le risorse indirizzate agli adulti, leggete Mostrare la via: libri per la prevenzione del bullismo per genitori ed educatori.
Naturalmente questa è solo una selezione dei migliori libri antibullismo in circolazione. Se ne cercate altri, visitate il nostro speciale I migliori libri per la prevenzione del bullismo per Mighty Girls nella sezione Bullismo.
Nei panni di un altro: insegnare l’empatia 
Tra le Mighty Girl più giovani, il bullismo può succedere perché stanno ancora imparando che anche le/gli altre/i hanno sentimenti come i loro. L’empatia è naturale, ma è un’abilità che si può migliorare con la pratica. Leggendo questi libri insieme alle vostre Mighty Girl potete aiutarle a sviluppare la comprensione di com’è essere un’altra persona e come sarebbe essere vittime del bullismo o delle provocazioni.
ok_be_differentPer cominciare, è ottimo It’s okay to be different(Essere diversi è ok) di Todd Parr, per la fascia d’età 1-5 anni. Con le sue illustrazioni brillanti e distintive, Parr affronta tutte le diversità che i/le bambine/i osservano nelle persone intorno a loro, dal colore della pelle alla composizione famigliare ai cibi e alle attività preferite. Il suo messaggio di accettazione ricorderà alle vostre Mighty Girl che le differenze sono ciò che ci rende speciali.
Un altro testo eccellente per esplorare l’empatia con i bambini è Have you filled a bucket today? A guide to daily happiness for kids (Hai riempito un secchio oggi? Guida alla felicità quotidiana per bambini) di Carol McCloud (età 4-8), che usa la metafora di secchielli invisibili per descrivere l’autostima. McCloud insegna ai bambini che ognuno ha uno di questi secchielli e che le persone si sentono bene quando il secchiello è pieno, e tristi o arrabbiate quando è vuoto. Mostrando come si può “riempire” il secchiello (con la gentilezza, la compassione, l’apprezzamento per gli altri) o “svuotarlo” (facendo i cattivi o escludendo gli altri), i bambini possono comprendere facilmente come le loro azioni si ripercuotano sulle emozioni altrui.
A volte i bambini hanno difficoltà a capire una persona che è diversa da loro. In Odd Velvet (La strana Velvet) di Mary E. Whitcomb (età 3-8), i bambini a scuola non sanno cosa fare con Velvet, che porta in classe frutti di asclepiade per l’ora di  “mostra e racconta” e colleziona pietre. All’inizio evitano questa bambina strana. Ma quando Velvet vince un concorso di disegno usando solo otto pastelli, i suoi compagni cominciano a capire che la visione del mondo di Velvet, unica e fantastica, è ciò che la rende un’amica interessante!
Anche le più piccole diversità possono attirare l’attenzione dei bambini, la cui esperienza del mondo è ancora così limitata. In Chrysanthemum, di Kevin Henkes (età 3-8), il bellissimo nome di Chrysanthemum le attira attenzioni negative quando va a scuola, dove tutti gli altri hanno nomi “normali” come Victoria, Sue, Max e Bill. Sentire gli altri bambini prendersi gioco del suo nome “floreale” rende Chrysanthemum tristissima, finché l’insegnante di musica, miss Delphinium Twinkle, mostra a lei e ai suoi compagni quanto diverse siano le persone nel mondo e che “normale” è solo una parola.
BIGM cover reprint F.inddTrudy Ludwig, membro dell’Associazione Internazionale per la Prevenzione del Bullismo, ha scritto Trouble Talk (età 6-9) per illustrare come commenti che possono sembrare divertenti possano invece causare dolore. L’amica di Maya, Bailey, ama diffondere pettegolezzi sui problemi degli altri bambini, ma quando Bailey sente i genitori di Maya litigare e diffonde la voce che stanno per divorziare, Maya comprende quanto dolore questo “trouble talk” possa causare. Sia il consiglio del consulente scolastico di fare amicizia con “bambini che ti fanno sentire al sicuro”, sia vedere quanto duramente Bailey debba lavorare per rimediare ai sentimenti feriti che ha provocato sono buone lezioni per i bambini in età scolare.
Ed è importante per i bambini capire che, a volte, non si ha l’opportunità di rimediare al dolore causato. Nel classico The hundred dresses (I cento abiti) di Eleanor Estes (età 6-10), i compagni di scuola deridono Wanda perché indossa lo stesso abito sbiadito ogni giorno. Le affermazioni di Wanda (ovviamente una bugia) di avere cento bellissimi abiti a casa non fa che guadagnarle ulteriore scherno. In seguito, suo padre invia una lettera all’insegnante informandola che la famiglia cambierà città a causa della derisione subita. E Maddie, una compagna di classe che non aveva mai partecipato (ma nemmeno mai fermato) alle prese in giro, si rende conto che non potrà mai scusarsi per quello che gli altri hanno detto a Wanda. Vergognandosi per aver avallato il tormento di Wanda, Maddie decide che “non starà mai più in disparte senza dire niente”.
Allo stesso modo, in Each kindness (Ogni gentilezza) di Jacqueline Woodson (età 5+), Chloe e i suoi amici non vogliono giocare con Maya, che indossa vestiti di seconda mano e gioca con giocattoli vecchi. Non importa quante volte Maya chieda di giocare, le rispondono sempre di no, e alla fine Maya smette di chiedere. Poco dopo, Maya si trasferisce. Quando la maestra di Chloe mostra come una pietra scagliata nel fiume crei increspature sulla superficie dell’acqua, e invita i suoi studenti a pensare a come piccoli gesti di gentilezza possano avere effetti inaspettati sul mondo, Chloe ha una rivelazione: non riesce a pensare ad una singola volta in cui sia stata gentile con Maya, ed ora che Maya se n’è andata si è volatilizzata anche l’opportunità di offrirle la benché minima gentilezza. Ad ogni modo, il libro termina con un’implicazione positiva: se tutti decidessero di offrire gentilezza a tutte le persone che incontrano, le increspature si estenderebbero su tutto il mondo.
Per un set davvero unico di libri che esplorano i pensieri e i sentimenti di vittima, testimone e bullo, provate la serie The Weird! (Le strane!) di Erin Frankel. Questa serie di tre libri, tutti per età 5-9, narra la storia dello stesso episodio di bullismo attraverso gli occhi dei tre partecipanti. La trama a grandi linee vede Luisa venire canzonata con ogni pretesto (dal fatto che parla spagnolo in famiglia, a quello che indossa stivali a pois) da Sam, una ragazza molto popolare. Jayla, un’amica di Sam, inizialmente contribuisce al bullismo, ma poi si rifiuta di continuare e diventa amica di Luisa. In ogni libro, però, vengono rivelati dettagli sulle vite emotive delle tre ragazze coinvolte.
In Weird! (Strana!) Luisa, uno spirito libero, perde autostima e comincia a ritirarsi dalle attività che ama a causa del bullismo di Sam, finché il supporto di altri, soprattutto di Jayla, le dona il coraggio di essere se stessa. In Dare! (Osa!) scopriamo che Jayla era stata in precedenza il bersaglio di Sam, ed è per questo che è riluttante a partecipare al maltrattamento di Luisa. Comunque, poiché Jayla capisce quanto doloroso sia subire il bullismo, sviluppa il coraggio di prendere posizione contro Sam. In Tough! (Forte!) scopriamo che Sam, a casa, viene tormentata dal fratello e perciò crede che la cattiveria faccia parte della vita quotidiana. Ma quando Jayla la confronta, ripensa al suo modo di trattare gli altri e a come sentirsi in pace con se stessa. Leggere questi tre libri genererà sicuramente discussioni stimolanti, che sia tra voi e le vostre Mighty Girl, o davanti a un’intera classe di bambini.
Cominciare da me: fare i conti con i bulli
Ovviamente, anche se le vostre Mighty Girl sanno che il bullismo è sbagliato, avranno bisogno di qualche dritta su come gestire i bulli. Questi libri vi daranno l’opportunità di parlare di diversi modi per gestire una situazione di bullismo, che la vostra Mighty Girl sia una spettatrice o un bersaglio di esso.
In Willow finds a way (Willow trova un modo) di Lana Button (età 3-8), la classe è entusiasta quando Kristabelle distribuisce inviti alla sua fantastica festa di compleanno. Poi, però, Kristabelle comincia a bullare i compagni, usando la minaccia di revocare loro gli inviti. Willow non trova le parole per dire a Kristabelle quanto si stia comportando male, ma dimostra la sua disapprovazione tirando una riga sul suo stesso nome nella lista degli invitati. E quando il resto della classe segue il suo esempio, e Kristabelle si rende conto di che errore abbia commesso, è Willow a guidare i compagni nel rappacificamento con la loro amica. Questa storia sul potere degli spettatori è un buon modo per parlare di come agire, ma anche per ricordare ai bambini che gli errori possono essere perdonati se si dimostra di essere dispiaciuti.
Spaghetti in a hotdog bun (Gli spaghetti nel panino) di Maria Dismondy (età 3-8) trasmette un messaggio simile sul valore della gentilezza. Ralph si prende gioco di Lucy per tutto, dai suoi capelli ricci al suo snack preferito. Lucy ricorda le parole di suo nonno, secondo cui non tutti devono apprezzare le stesse cose, ma Ralph continua a ferire i sentimenti di Lucy anche quando lei gli chiede di smetterla. Però, quando Ralph si ritrova incastrato nel castello di tubi, Lucy si rende conto che in quel momento non è un bullo, ma solo un ragazzino spaventato e arrabbiato bisognoso di aiuto. Dopo che lei lo ha aiutato a scendere, Ralph si rende conto che quel che importa sono la gentilezza e la compassione, non le differenze tra le persone.
strawberryFrackleface Strawberry and the dodgeball bully (Freckleface Strawberry e il bullo della palla prigioniera), di Julianne Moore (età 4-8), racconta di una Mighty Girl che rifiuta di farsi intimidire da un bullo. Freckleface Strawberry adora l’orario di lezione mattutino a scuola… Tranne quando piove, perché allora si gioca a palla prigioniera al coperto con Windy Pants Patrick, il bullo della scuola. Strawberry prova ad ignorarlo, ma un giorno si ritrova faccia a faccia con Windy Pants, da sola. Fortunatamente, evocando il suo mostro interiore, riesce a superare la paura della palla e del bullo. E quando ci riesce, scopre che Patrick non è così terribile come sembrava.
In The recess queen (La regina dell’intervallo) di Alexis O’Neill (età 4+), è una nuova compagna di classe a ribaltare la situazione di bullismo. Mary Jean è la regina dell’intervallo: tutti fanno quello che dice, altrimenti! Ma quando arriva Katie-Sue, una bambina piccola e fragile, si mette a fare quello che le pare. Mery Jean è sulla via della crisi di nervi quando Katie-Sue fa qualcosa di DAVVERO sorprendente: invita Mary Jean a saltare la corda con lei! Presto le due bambine giocano felicemente insieme, così come tutti gli altri bambini nel cortile. Questo libro non solo dimostra che a volte il bullismo si può risolvere senza l’intervento degli adulti, ma ne mette anche bene in luce un aspetto: a volte, i bulli sono bulli perché non sanno bene come essere amici.
A volte i bulli sono meno palesi di Mary Jean o Windy Pants Patrick. In My secret bully (La mia bulla segreta) di Tracy Ludwig (età 5-8), Monica e Katie sono amiche da anni, ma ora Katie imbarazza o esclude Monica di fronte ai compagni di classe. Monica è ferita e confusa: perché la sua amica si comporta così? Fortunatamente, con l’aiuto della madre, Monica capisce che Katie la fa sentire male per sentirsi meglio con se stessa. Grazie ad alcune strategie per gestire Katie, Monica si sente di nuovo sicura. Uno dei pochi libri per bambini ad affrontare forme più sottili di aggressione, questo testo stabilisce chiaro il messaggio che nessuno merita di essere il bersaglio di questi comportamenti.
In passato, i bambini potevano sfuggire ai bulli quando tornavano a casa da scuola, ma oggi è importante riconoscere che il bullismo si può estendere al di là dell’aula scolastica. In Bully(Bulle) di Patricia Polacco (età 7-12), Jamie diventa amico di Lyla, una nuova arrivata nella prima classe delle scuole medie, e la aiuta a procurarsi un cellulare e a creare un profilo Facebook per sentirsi più connessa. I consigli di Jamie funzionano: così bene che, quando viene ammessa nella squadra delle cheerleader, Lyla entra a far parte del gruppo delle ragazze più popolari. Ma presto si rende conto che queste cyberbullano i compagni, Jamie incluso, e si rifiuta di prendervi parte. Dopodiché il bullismo entra a pieno regime, e le ragazze si vendicano su Lyla. La fine del libro è la domanda “Che cosa faresti?”, perfetta per generare una discussione; l’enfasi sulla sfida del cyberbullismo fa di questo libro un buon punto di partenza per parlare di sicurezza in Internet.
Se storie come queste sono troppo realistiche per le vostre Mighty Girl, un po’ di fantasia e di umorismo possono fare molto per aiutare i bambini a immergersi in argomenti difficili! In Roxie and the Hooligans (Roxie e gli Hooligan) di Phyllis Reynolds Naylor (età 7-11), Roxie sa cosa fare se si ritrova persa nel deserto, sorpresa da una tempesta o sepolta da una valanga… Ma non sa cosa fare con gli Helvetia Hooligan, il gruppo di bulli della scuola. Ma quando Roxie e gli Hooligan si ritrovano smarriti su un’isola deserta (addirittura insieme a due ladri!), gli Hooligan devono dipendere da Roxie per uscire dalla situazione sani e salvi. È improbabile che le vostre Mighty Girl si ritrovino a dover scovare cibo, acqua e riparo per i loro bulli su un’isola deserta, ma la capacità di ripresa e la determinazione di Roxie sono degli ottimi modelli per ogni bambino che senta di non poter superare il bullismo.
Tutti sperano che i propri figli non finiranno mai coinvolti in atti di bullismo, ma la verità è che quasi tutti i bambini ci avranno a che fare, che sia come vittime, spettatori o addirittura come bulli. Però, insegnando l’empatia ai bambini e dando loro le abilità necessarie a gestire i bulli, le aggressioni, l’esclusione e altre forme di bullismo, genitori ed educatori possono contribuire a creare una comunità di bambine/i positiva e autogestita necessaria a far diventare il bullismo una cosa del passato.

 Bullying Prevention Books for Young Mighty Girls

Posted on October 10, 2013 by Katherine
120661[1]By Katherine Handcock, A Mighty Girl Senior Research Intern
“The End of Bullying Begins With Me” is the National Bullying Prevention Month slogan for 2013, and at A Mighty Girl we believe that’s absolutely true! By teaching our children about bullying — what it is, the effects it has on everyone, and the ways that we can stop it — we can work to ensure that bullying becomes a smaller and smaller part of all our lives.
With that in mind, we’ve put together a series of three blogs featuring great Mighty Girl anti-bullying resources for all ages. In this first part of the series, we’ll showcase books for preschool and early school-aged children that address bullying from a variety of angles, while in the two remaining blogs, we’ll talk about resources for tweens and teens and resources for parents and educators.
For Mighty Girl books on bullying prevention for older girls, check out our post,Taking a Stand Against Bullying: Bullying Prevention Books for Tweens and Teens. For bullying prevention resources for adults, visit our post, Leading the Way: Bullying Prevention Books for Parents and Educators.
Of course, these are just a selection of the great anti-bullying books out there. For more books for all ages on bullying, visit our Top Books on Bullying Prevention for Mighty Girls special feature or our Bullying / Teasing section.

ANOTHER PERSON’S SHOES: TEACHING EMPATHY

For the youngest Mighty Girls, bullying behaviors can happen because they’re still learning that others have feelings like their own. While empathy is natural, it’s also a skill that can be improved with practice. By reading these books with your Mighty Girl, you can help her develop her understanding of what it’s like to be another person and how it would feel to be the victim of teasing or bullying.
Todd Parr’s It’s Okay To Be Different for ages 1 - 5 is a great place to start. With his distinctive, bright illustrations, Parr tackles all the differences that kids observe in the people around them from skin color to family makeup to favorite foods and activities. His message of acceptance will remind your Mighty Girl that differences are what make us special.
51y5pUJlXDL._SL500_AA300_[1]For another excellent way to explore empathy with children,Have You Filled A Bucket Today?: A Guide to Daily Happiness for Kids by Carol McCloud (age 4- 8) uses the metaphor of invisible buckets to describe self-esteem. McCloud teaches kids that everyone has one of these buckets, and that people feel good when the bucket is full and sad or angry when it’s empty. By showing how you can “fill” a bucket (through kindness, compassion, and appreciation of others) or “dip” from a bucket (by being mean or exclusionary), kids can easily understand how their actions affect others’ emotions.
Sometimes kids find it hard to understand a person who is different from them. In Odd Velvet by Mary E. Whitcomb (age 3 - 8), the kids at school don’t know what to make of Velvet, who brings a milkweed pod to show and tell and likes to collect rocks. At first, they avoid this confusing child. But when Velvet wins an art competition after drawing a picture with only eight crayons, her peers start to understand that Velvet’s unique, imaginative view of the world is what makes her an interesting friend!
BIGM cover reprint F.inddEven small differences can attract attention among kids, whose experiences of the world are so limited. In Kevin Henkes’Chrysanthemum (age 3 - 8), Chrysanthemum’s beautiful name attracts negative attention when she goes to school, where everyone else has “normal” names like Victoria, Sue, Max, and Bill. Hearing the other kids mock her for her “flower” name makes Chrysanthemum totally miserable — until their music teacher, Miss Delphinium Twinkle, shows her and her classmates how varied the people in the world are, and that “normal” is just a word.
Trudy Ludwig, an active member of the International Bullying Prevention Association, wrote Trouble Talk (age 6 - 9) to illustrate how comments that can seem funny can still be hurtful. Maya’s friend Bailey loves to spread rumors about the troubles in other children’s lives, but when Bailey hears Maya’s parents fighting and turns it into a rumor that they’re going to get divorced, Maya realizes how painful this “trouble talk” can be. Both the school counselor’s advice to be friends with “kids who make you feel safe,” and seeing how hard Bailey has to work to heal the hurt feelings she’s caused, are good lessons for school-aged kids.
And it’s important for children to understand that, sometimes, you don’t have an opportunity to make up for the pain you’ve caused. In the classic book The Hundred Dresses by Eleanor Estes (age 6 - 10), classmates sneer at Wanda for wearing the same faded dress every day. Wanda’s insistence — obviously a lie — that she has a hundred beautiful dresses at home only earns her more derision from her peers. Then her father sends a letter to her teacher that they’re leaving town because of the mockery the whole family has suffered. And Maddie, a classmate who never joined in — but never stopped it, either — realizes that she can never apologize for what people said to Wanda. Ashamed at how she aided Wanda’s torment, Maddie resolves that she is “never going to stand by and say nothing again.”
Each+Kindness[1]Similarly, in Jacqueline Woodson’s Each Kindness (age 5 and up), Chloe and her friends won’t play with Maya, who wears hand-me-down clothes and plays with old toys. No matter how many times Maya asks to play, they say no and eventually, Maya stops asking. Soon after, Maya moves away. When Chloe’s teacher shows how a stone thrown in the river creates ripples throughout the water, and invites her students to think about how small kindnesses might affect the world in unexpected ways, Chloe has a revelation — she can’t think of a single time that she was kind to Maya, and now that Maya is gone, the opportunity to offer her even a small kindness is gone forever. However, the book also ends with a positive implication: if everyone resolves to extend kindness to everyone they meet, the ripples will extend around the world.
For a truly unique set of books that explore the thoughts and feelings of victim, bystander, and bully, check out The Weird! Series by Erin Frankel. This series of three books, all for ages 5 - 9, tells the story of the same instance of bullying through the eyes of the three participants. The basic outline of the story is that Luisa is teased by popular girl Sam for everything from speaking Spanish with her family to wearing polka-dot boots. Jayla, a friend of Sam’s, initially joins in, but eventually refuses to participate any longer and befriends Luisa. Within each book, though, details are revealed about the emotional lives of the three girls involved.
In Weird!, free-spritied Luisa loses confidence and starts to withdraw from activities she loves because of Sam’s bullying until support from others, especially Jayla, gives her the courage to be herself. In Dare!, we learn that Jayla has been Sam's target before, which is why she reluctantly participates in teasing Luisa. However, because Jayla understands how painful teasing is, she develops the courage to stand up to Sam. In Tough!, we find out that Sam is tormented by her brother at home and believes that meanness is part of everyday life. But when Jayla stands up to Sam, she rethinks how she treats others — and how to feel better about herself. Reading these three books is sure to generate thought-provoking discussion, whether it’s between yourself and your Mighty Girl, or in a whole classroom of children.

BEGINNING WITH ME: DEALING WITH BULLIES

Of course, even if your Mighty Girl knows that bullying is wrong, she’ll need some guidance about how to handle a bully. These books will give you an opportunity to talk about different ways to handle a bullying situation, whether your Mighty Girl is a bystander or the target of the bullying.
16276880[1]In Willow Finds A Way by Lana Button (age 3 - 8), the class is excited when Kristabelle starts handing out invitations to her amazing birthday party. But then Kristabelle starts pushing people around, using the threat of taking invitations away. Willow can’t find the words to tell Kristabelle how mean she’s being, but she demonstrates her disapproval by crossing her own name off the invitation list. And when the rest of the class joins her, and Kristabelle realizes what a mistake she’s made, it’s Willow who leads the class in welcoming back their friend. This story about the power of the bystander is a great way to talk about taking action, as well as to remind kids that mistakes can be forgiven if you show you’re sorry.
Spaghetti in a Hotdog Bun by Maria Dismondy (age 3 - 8) has a similar message about the value of kindness. Ralph makes fun of Lucy for everything, from her curly hair to her favorite snack. Lucy remembers her grandfather’s advice that not everyone has to like the same things, but Ralph keeps hurting Lucy’s feelings, even when she tells him to stop. When Ralph ends up tangled in the monkey bars, though, Lucy realizes that right now, he’s not a bully, just a scared, upset boy who needs help. After she helps Ralph get down, he realizes that kindness and compassion are what matter, not the differences between people.
9781599903163[1]Freckleface Strawberry and the Dodgeball Bully by Julianne Moore (age 4 - 8) features a Mighty Girl who refuses to be intimidated by a bully. Freckleface Strawberry loves her early morning program at school...except when it rains, which means playing dodgeball inside with Windy Pants Patrick, the school bully. She tries to ignore him, but one day, she comes face to face with Windy Pants — alone. Fortunately, by summoning up her inner monster, she’s able to overcome her fear of the dodgeball and the bully. And when she does, she discovers that he isn’t as scary as she thought.
In The Recess Queen by Alexis O’Neill (age 4 and up), it’s a new classmate who turns the bullying situation upside down. Mary Jean is The Recess Queen — people do what she says, or else! But when a tiny girl names Katie-Sue arrives, she does what she wants. Mary Jean is on her way to a meltdown when Katie-Sue does something REALLY surprising: she asks Mary Jean to jump rope with her! Soon, the two girls are playing happily as are the rest of the kids on the playground. This book not only shows that sometimes bullying can be resolved without adult intervention, but also casts a light on one aspect of bullying: sometimes bullies are bullies because they’re not sure how to be friends.
Sometimes bullies are more subtle than Mary Jean or Windy Pants Patrick. In My Secret Bully by Tracy Ludwig (age 5 - 8), Monica and Katie have been friends for years, but now, Katie embarrasses or excludes Monica in front of their classmates. Monica is hurt and confused — why would her friend do such a thing? Fortunately, with some help from her supportive mother, Monica learns that Katie is making Monica feel worse to make herself feel better. With a few strategies to handle Katie, Monica feels confident again. One of the few books for younger children that addresses more subtle relational aggression, this book firmly drives home the message that no one deserves to be the target of this behavior.
Bully-cover-web[1]In the past, kids could escape bullies when they went home from school, but now it’s important to acknowledge that bullying can extend beyond the schoolyard. In Bully by Patricia Polacco (age 7 - 12), Jamie befriends Lyla, a newcomer to the sixth grade, and helps her get a cell phone and a Facebook page to feel more connected. Jamie’s advice works — so well that, when Lyla makes the cheerleading squad, she becomes part of the popular crowd. But Lyla realizes that the popular girls are cyberbullying people, including Jamie, and refuses to be a part of it. Then the bullying really hits high gear as the popular girls take their revenge on Lyla. The end of the book is the question “What would you do?”, making this perfect for generating discussion; its emphasis on the challenge of cyberbullying also makes a good prompt for discussing Internet safety.
If stories like these are too realistic for your Mighty Girl, a little fantasy and humor can go a long way to helping kids dive into difficult topics! InRoxie and the Hooligans by Phyllis Reynolds Naylor (age 7 - 11), Roxie knows what to do if she’s lost in a desert, caught in a storm, or buried by an avalanche...but not what to do about Helvetia’s Hooligans, the school’s pack of bullies. But when Roxie and the Hooligans end up stranded on an island — with a pair of thieves, no less! — the Hooligans will have to depend on Roxie to get them all out of there safely. While your Mighty Girl isn’t likely to end up finding food, water, and shelter for her bully on a deserted island, Roxie’s resilience and determination are a great model for any girl who feels like she can never overcome bullying.
While everyone hopes that their child will never get caught up in bullying, the truth is that almost every child will be involved in it, whether as the victim, as the bystander, or even as the bully. However, by teaching children empathy and giving them skills for handling bullying, relational aggression, exclusion, and other form of bullying, parents and educators can help create the positive, empowered community of kids that we need in order to have bullying become a thing of the past.

FIABE PER TUTTI








Scelgo questa immagine dopo averle sfogliate, tratta da Il Grande Grosso Libro delle Famiglie, scritto da Mary Hoffmann, illustrato da Ros Asquith, tradotto da Nicoletta Pardi ed edito da Lo Stampatello.


Le fiabe per tutti non necessitano dell'aggiunta di tanto commento, le fiabe per tutti vanno lette da tutti. Soprattutto da noi adulti. Sfogliandole, mi è venuto in mente quando da grandi, per imparare una nuova lingua, spesso si comincia dai libri per bambini, perché testi concisi, semplici e immagini serene, ci fanno sembrare la nostra impresa possibile.

Ecco, credo sia un po' la stessa cosa. Pensiamo che i bambini non siano pronti per il mondo di adesso perché, in realtà, siamo noi a non esserlo. Loro ci stanno già crescendo dentro e noi possiamo renderglielo colorato, plurale, inclusivo, ampio, arioso, finalmente responsabile e non violento.
Le fiabe per tutti, una insieme all'altra, formano il grande grosso libro dell'affetto, ci donano le parole dell'affetto, in famiglia, con gli amici, con chi non conosciamo, come un vocabolario – mi viene in mente che quando ero piccola, la sorella della mia amica del cuore le regalò un dizionario d'italiano, con una dedica straordinaria: il dizionario è come il pane quotidiano. Serve sempre.

Sfogliando le fiabe per tutti, ho dato forma, sopra gli altri, a un pensiero. Che bel mondo aspetta i bambini, se saprò essere un'adulta migliore, se saprò meditare sulle parole, se anch'io vorrò impararne di nuove e sceglierle con cura, per descrivere e dare forma a una realtà in cui tutti ci sentiamo accolti.

Nella mia famiglia ci siamo Olympia e io. La vostra com'è?
















courtesy by Sabina Rizzardi

Είσαι σίγουρος για το φύλο σου;



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      στο σχολείο μαθαίνουμε ότι υπάρχουν μόνο δύο φύλα. Η βιολογία λέει άλλα

    Έγραφαν χτες οι εφημερίδες ότι μια αστυνομικός της Τροχαίας έκανε διόρθωση φύλου και τώρα θα κρίνει μια επιτροπή αν είναι ικανός (ως άντρας πλέον), αν μπορεί να ανταποκριθεί ψυχοσωματικά στο αστυνομικό έργο. Το άρθρο έγραφε ότι η περίπτωσή του προκαλεί αμηχανία στην ΕΛ.ΑΣ. Μόνο στην ΕΛ.ΑΣ;
    Ακόμα και άνθρωποι που είναι ούλτρα άνετοι με τους γκέι, έχουν θεματάκια με τα τρανς άτομα. Μας μπερδεύει και μας «αμηχανεύει» το ότι κάποιος άνθρωπος δεν είναι το φύλο που δείχνει. Μας σοκάρει όταν αποφασίζει να διορθώσει το σώμα του, ώστε αυτό να ανταποκρίνεται στο πώς νιώθει μέσα του. Το ονομάζουμε «ακρωτηριασμό», ενώ στην πράξη δεν είναι παρά μια διόρθωση. Ξέρουμε ελάχιστα και οι περισσότεροι μπερδευόμαστε και με τις λέξεις: τραβεστί, τρανσέξουαλ, μεσοφυλικός, διαφυλικός. Ας ξεκινήσουμε από τα βασικά.
    Φύλο: θέμα λειτουργίας ή εμφάνισης;
    Μεγαλώνουμε πιστεύοντας ότι υπάρχουν δύο μόνο ξεκάθαρα βιολογικά φύλα. Η βιολογία, όμως, λέει άλλα. Σε γενικές γραμμές, τα δυο φύλα διακρίνονται ανάλογα με το αν παράγουν σπέρμα ή ωάρια. Για να το πετύχουν αυτό, κάθε φύλο πρέπει να έχει εσωτερικά και εξωτερικά όργανα και ιστούς οι οποίοι να λειτουργούν φυσιολογικά. Παρ’ όλ’ αυτά ποιος θα αρνιόταν ότι μια γυναίκα παραμένει θηλυκού φύλου ακόμα κι όταν δεν παράγει ωάρια ή ένας άντρας παραμένει αρσενικού φύλου όταν δεν παράγει γόνιμο σπέρμα; Επομένως αποδεχόμαστε ότι ένα άτομο είναι άρρεν ή θήλυ με βάση κυρίως τη σωματική τους εμφάνιση. Για παράδειγμα, ένα άτομο θήλυ έχει κόλπο και άλλα όργανα που συσχετίζονται με το φύλο θήλυ, και ένα άτομο άρρεν έχει τουλάχιστον πέος.
    Η ανάπτυξη των αρσενικών και θηλυκών οργάνων καθορίζεται από γενετικές πληροφορίες οι οποίες εμπεριέχονται στα γονίδια, τα οποία με τη σειρά τους βρίσκονται στα χρωμοσώματά μας. Έχουμε 46 φυλετικά χρωμοσώματα: Τα φυλετικά χρωμοσώματα ενός τυπικού άρρενος λέγονται Χ και Υ και για ένα τυπικό θήλυ Χ και Χ, κι όπως μάθαμε στο σχολείο, οι άντρες έχουν ΧΥ και οι γυναίκες ΧΧ.


    Άντρες χωρίς πέος, γυναίκες χωρίς κόλπο
    Φαίνεται λογικό να υποθέσουμε ότι όλα τα αρσενικά έχουν ΧΥ χρωμοσώματα και τα ανάλογα αρσενικά όργανα, όπως πέος, ενώ τα θηλυκά έχουν ΧΧ χρωμοσώματα και τα ανάλογα σχετικά θηλυκά όργανα, όπως κόλπος. Λογικό αλλά λάθος.
    Υπολογίζεται ότι 0,05% των ανθρώπων ή περίπου ένα άτομο στα 2.000 δεν ταιριάζει σε αυτό τον κανόνα. Στις Ηνωμένες Πολιτείες Αμερικής, με πληθυσμό περίπου 300 εκατομμύρια, αυτό αντιστοιχεί περίπου σε 150.000 άτομα, δηλαδή όσο ο πληθυσμός της Κομοτηνής, της Ξάνθης και της Δράμας μαζί.
    Μεσοφυλικά (intersex) άτομα  είναι εκείνα στα οποία τα χρωμοσώματα που καθορίζουν το φύλο (ΧΧ για θήλυ και ΧΥ για άρρεν) δε συμφωνούν με τα γεννητικά όργανα ή/και με την εξωτερική εμφάνιση. Υπολογίζονται σε 2% του πληθυσμού. Μια γυναίκα μπορεί να ανακαλύψει ότι έχει αντρικά χρωμοσώματα και ένας άντρας γυναικεία, σε τυχαίο έλεγχο, χωρίς ποτέ να έχει τεθεί θέμα του κοινωνικού ή του βιολογικού τους φύλου. Ή μπορεί να μην το ανακαλύψουν ποτέ. Τα περισσότερα διαφυλικά άτομα μεγαλώνουν κατά σύμβαση ως αγόρια ή κορίτσια, γιατί αυτό λέει η εξωτερική εμφάνιση και τα γεννητικά τους όργανα. Παρ’ όλ’ αυτά μπορεί κάποια στιγμή να «επαναστατήσουν» ενάντια στο φύλο στο οποίο τα κατέταξαν όταν γεννήθηκαν. Κάποια κορίτσια είναι αγόρια.
    Η Γερμανία και η Αυστραλία ήδη επιτρέπουν την αναγραφή ενός Χ για τα άτομα απροσδιόριστου βιολογικού φύλου. Τα μεσοφυλικά άτομα μπορεί να ταυτίζονται είτε ως άντρες είτε ως γυναίκες. Μόνο ένα μικρό ποσοστό από τα μεσοφυλικά άτομα εκφράζουν την επιθυμία ή την πρόθεση να ζήσουν για πάντα ως το αντίθετο φύλο. Πολλά προτιμούν να διατηρούν μια μερική ή περιστασιακή μεσοφυλική εμφάνιση ή να ζουν σε μια ανδρόγυνη κατάσταση. Κάποια, από την άλλη, επιθυμούν ιατρικές παρεμβάσεις, ενώ άλλα θέλουν μόνο κοινωνική ή ψυχολογική στήριξη.
    Άλλο μεσοφυλικός, άλλο διαφυλικός
    Τα διαφυλικά άτομα μπορεί να μην έχουν καμία βιολογική αναντιστοιχία, αλλά νιώθουν βαθιά μέσα τους ότι ανήκουν στο άλλο φύλο. Συχνά τα διαφυλικά άτομα (transsexual, trans) νιώθουν από πάρα πολύ μικρή ηλικία (2-3 χρονών) ότι ανήκουν στο άλλο φύλο και δυσανασχετούν σφόδρα με το πώς τα αντιλαμβάνεται ο περίγυρός τους. Το σώμα τους δεν αντιστοιχεί στον τρόπο που βλέπουν τον εαυτό τους. Πολλά από αυτά αναγκάζονται να καταπνίξουν αυτά τα συναισθήματα, λόγω της εντονότατης απαξίωσης που εισπράττουν, και κατορθώνουν να τα αποδεχτούν και να τα εκφράσουν σε μεγαλύτερη ηλικία.
    Ψυχιατρικά αυτό ορίζεται ως «δυσφορία φύλου», ένας όρος που αμφισβητείται έντονα από πολλά διαφυλικά άτομα, επειδή όχι μόνο δεν αντανακλά την πραγματικότητα των ατόμων, των οποίων η έμφυλη ταυτότητα δεν συμφωνεί με τα έμφυλα χαρακτηριστικά του σώματός τους αλλά τους ωθεί να νιώσουν δυσφορία με το φύλο τους, δημιουργώντας τα συμπτώματα που υποτίθεται ότι περιγράφει. Λόγου χάρη, δεν νιώθουν όλα τα διαφυλικά άτομα αποστροφή για τα γεννητικά όργανά τους, ούτε θέλουν όλα να υιοθετήσουν την κοινωνικά στερεοτυπική εμφάνιση του αντίθετου φύλου. Επειδή δεν υπάρχει κοινά αποδεκτός εναλλακτικός όρος, το «δυσφορία φύλου» χρησιμοποιείται ευρέως, αλλά ίσως το «έμφυλη διαφοροποίηση» (gender-variance) να είναι μια καλή λύση, επειδή δεν είναι καθόλου φορτισμένο.

    Γνήσιοι και φο τρανς
    Μια συχνή παρανόηση είναι ότι μόνο όσα τρανς άτομα έχουν κάνει επέμβαση στα γεννητικά όργανα είναι «πραγματικά τρανς». Τα υπόλοιπα, που δεν έχουν επιλέξει να προβούν σε εγχείριση διόρθωσης φύλου, θεωρούνται λιγότερο... σοβαρά ως προς τις επιλογές τους ή την ταυτότητά τους. Ξεχνάμε ότι η δυσφορία φύλου έχει ποικίλες διαφοροποιήσεις και διαβαθμίσεις. Σε κάποια τρανς άτομα τους αρκεί να νιώθουν ή/και να ζουν ως άντρες ή γυναίκες, χωρίς να έχουν κάνει τις αντίστοιχες επεμβάσεις στα γεννητικά όργανα. Για άλλα τρανς άτομα είναι ζωτικής σημασία το σώμα τους να εναρμονίζεται ανατομικά με το φύλο που νιώθουν και γι’ αυτό επιλέγουν χειρουργική επέμβαση. Αυτό δεν τα κάνει πιο «γνήσια».
    Πόσα είναι τα τρανς άτομα;
    Είναι πολύ δύσκολο να εκτιμηθεί επακριβώς η συχνότητα εμφάνισης και η εξάπλωση  ατόμων με διαφορετική έμφυλη έκφραση (gender-variant) στον κόσμο. Δυστυχώς πολλές έρευνες έχουν ένα θεμελιώδες πρόβλημα: ορίζουν ως τρανς τα άτομα που κάνουν αίτηση για διόρθωση φύλου, χωρίς να λαμβάνουν υπόψη τις ποικίλες εκφάνσεις και διαβαθμίσεις της έμφυλης διαφοροποίησης.
    Με άλλα λόγια, παραμένει αναπάντητο το ερώτημα πόσα διαφυλικά άτομα δεν επιθυμούν χειρουργικές ή ορμονικές επεμβάσεις φύλου. Χωρίς αμφιβολία η συχνότητα της δυσφορίας φύλου είναι πολύ μεγαλύτερη απ’ ό,τι καταγράφεται επισήμως. Οι έρευνες που έχουν γίνει δείχνουν ότι 3-5% του γενικού πληθυσμού βιώνει σε κάποιο βαθμό δυσφορία φύλου ή, για να το πούμε σωστότερα, η έμφυλη ταυτότητά τους δεν συμφωνεί με τα έμφυλα χαρακτηριστικά του σώματός τους. Σύμφωνα με μια γαλλική έρευνα του 1997 το ποσοστό είναι από 1:50.000 έως 1:100.000, αλλά τα ποσοστά αυτά ποικίλουν από χώρα σε χώρα, ανάλογα με το πόσο ανοιχτή είναι η κοινωνία· όσο πιο ανοιχτή και ανεκτική, τόσο πιο πιθανό είναι οι διαφυλικοί να φανερωθούν και άρα να καταγραφούν.

    Άλλο τρανς, άλλο τραβεστί
    Συχνά μπερδεύουμε τα άτομα που τους αρέσει να φοράνε ρούχα του αντίθετου φύλου με τους/τις τρανς, ενώ δεν είναι απαραίτητα το ίδιο. Στους παρενδυτικούς (cross-dressers, τραβεστί) τα ρούχα του αντίθετου φύλου είναι ερωτικά φορτισμένα· το να ντύνονται όπως το αντίθετο φύλο τούς ερεθίζει σεξουαλικά. Οι τρανς, παρότι συχνά φορούν ρούχα του αντίθετου φύλου, δεν ερεθίζονται απαραίτητα σεξουαλικά από αυτό. Τα ρούχα του αντίθετου φύλου δεν είναι παρά ένα «σκηνικό» που επιβεβαιώνει εξωτερικά αυτό που αισθάνονται εσωτερικά (Schaefer & Wheeler, 1995). Στους παρενδυτικούς, παρότι μπορεί να έχουν διακαή επιθυμία να φορούν ρούχα ή εσώρουχα του αντίθετου φύλου, αυτό δεν σημαίνει ότι θέλουν να αλλάξουν την ανατομία τους, ούτε ότι νιώθουν αποστροφή για τα γεννητικά τους όργανα ούτε ότι θέλουν να ζήσουν σαν το αντίθετο φύλο.
    Ορισμένες φορές οι τρανς και οι παρενδυτικοί έχουν κοινή πορεία (Levine, 1993). Κάποια άτομα διένυσαν περιόδους με φετιχιστική σεξουαλική συμπεριφορά και παρενδυτισμό στην εφηβεία που στη συνέχεια άλλαξε σε δυσφορία φύλου και παρενδυτισμό χωρίς σεξουαλικό ερεθισμό. Ορισμένοι ερευνητές ισχυρίζονται ότι η παρενδυτική φετιχιστική συμπεριφορά ή ο παρενδυτισμός εν γένει πάντα προηγείται του τρανσεξουαλισμού (Hoenig & Kenna, 1979). Ωστόσο νεότερες έρευνες αμφισβητούν σφόδρα αυτή την άποψη, ότι δηλαδή ο παρενδυτισμός πάντα αποτελεί πρόδρομο του τρανσεξουαλισμού.
    Είναι σημαντικό να καταλάβουμε ότι παρενδυτικοί, τρανς και ομοφυλόφιλοι είναι κατηγορίες που δεν συμπίπτουν απαραίτητα, παρά τις όποιες «επιστημονικές» ταξινομήσεις γίνονται με παρωχημένα ψυχιατρικά κριτήρια, που ούτως ή άλλως βλέπουν τον παρενδυτισμό, την έμφυλη διαφοροποίηση και την ομοφυλοφιλία μέσα από ένα ετεροσεξιστικό πρίσμα.
    Δυστυχώς σχεδόν όλη η βιβλιογραφία για τον παρενδυτισμό περιορίζεται σε άτομα που έχουν αποταθεί σε ψυχιατρικές κλινικές ως ασθενείς σε κρίση, με αποτέλεσμα να έχουμε μια προκατειλημμένη, μονομερή εικόνα για το πώς οι παρενδυτικοί εντάσσουν τον παρενδυτισμό στη ζωή τους. Μια έρευνα εξέτασε τις προσωπικότητες και τη σεξουαλική λειτουργία παρενδυτικών που δεν είχαν ζητήσει ψυχιατρική βοήθεια και βρήκε ότι οι εν λόγω παρενδυτικοί δεν παρουσίαζαν καμία διαφορά από μη παρενδυτικά άτομα. Με άλλα λόγια, ο παρενδυτισμός δεν αποτελεί από μόνος του κριτήριο ψυχικής διαταραχής αλλά παρόλ’ αυτά εξακολουθεί να θεωρείται διαταραχή σύμφωνα με το DSM IV.

    Και η ομοφυλοφιλία;
    Η ομοφυλοφιλία, δηλαδή ο σεξουαλικός προσανατολισμός, δεν έχει καμία απολύτως σχέση με το θέμα που συζητάμε εδώ. Οι διαφυλικοί, οι μεσοφυλικοί και οι παρενδυτικοί μπορεί να είναι είτε ετεροφυλόφιλοι είτε ομοφυλόφιλοι είτε αμφιφυλόφιλοι. Άλλο σεξουαλικός προσανατολισμός, άλλο ταυτότητα φύλου.

    Βιβλιογραφία
    Gender Loving Care, A Guide to Counseling Gender-Variant Clients, Randi Ettner, WW Norton & Company, New York, 1999.
    Bockting, and Coleman (1992) A comprehensive approach to a treatment of gender dysphoria, in Gender Dysphoria: Interdisciplinary approaches in clinical management (σ. 131-135)
    Hoenig & Kenna (1979) EEG abnormalities and transexualism, British Journal of Psychiatry, 134, 293-300.
    Levine (1993) Psychiatric diagnosis of patients requesting sex reassignment surgery, Journal of Sex and Marital Therapy 6(3), 164-173.
    Schaefer & Wheeler (1995) Clinical historical notes: Harry Benjamin’s first ten cases (1938-1953). Archives of Sexual Behaviour, 24,73-93.
    Brown et al (1996). Personality characteristics and sexual functioning of 188 cross-dressing men. Journal of Nervous and Mental Disease, 184(5), 265-173.




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